Nest non è solo un prodotto. Il marchio, acquisito lo scorso anno da Google, è destinato a diventare un vero e proprio ecosistema dedicato alle smart home, ovvero alla gestione intelligente di tutto ciò che compone un’abitazione: dalla regolazione della temperatura nelle stanze alla rilevazione di fumo nell’ambiente e non solo. L’azienda lo ha già dimostrato con il lancio del programma Work with Nest.
Oggi si torna a parlarne grazie alla comparsa sul sito ufficiale di un annuncio di lavoro: la società è alla ricerca di una figura che guiderà un nuovo team chiamato Nest Audio. Sebbene non siano state fornite informazioni sulla finalità del progetto, è lecito immaginare una sempre più profonda integrazione dei comandi vocali, già vista di recente con l’introduzione del supporto all’assistente Google Now. In un futuro non troppo lontano, dunque, sarà forse possibile entrare in una stanza e pronunciare semplicemente “Alza la temperatura di due gradi”, per far eseguire l’operazione al termostato, in grado di riconoscere chi ha impartito l’istruzione e da quale punto della casa.
È probabile che Nest modifichi le API messe a disposizione degli sviluppatori di terze parti, consentendo loro di sfruttare la stessa modalità di interazione, ad esempio per l’accensione o lo spegnimento delle luci, per controllare la riproduzione dei contenuti multimediali, per consultare le informazioni rilevate dall’impianto di sorveglianza o per gestire gli elettrodomestici. In altre parole, l’intenzione di Google sembra essere quella di arrivare a giocare un ruolo da protagonista nell’ambito delle smart home, come dimostra anche un brevetto depositato nei mesi scorsi presso l’USPTO e relativo a tutto ciò che è presente in casa: dalle serrature ai sensori per la sicurezza, dalle prese elettriche agli interruttori da parete. Insomma, tutto ciò che riguarda la domotica sembra interessare al gruppo di Mountain View.