Tag Heuer si appresta a rispondere colpo su colpo alla minaccia Apple Watch e porta così avanti la propria promessa solenne: entro l’inverno avrà sul mercato un proprio smartwatch e sarà identico al noto Tag Heuer Carrera. Se sul design il gruppo ha saputo costruire il proprio impero, insomma, il rilancio nella dimensione digitale dovrà partire esattamente da questo elemento.
«Una collezione intramontabile», «un design iconico», «una serie mitica»: sono queste le parole usate da Tag Heuer per descrivere il proprio Carrera. Parole che vengono ora ad assumere un significato molto più sfaccettato, con valori molto più relativi: Apple Watch introduce nuove regole del gioco e su queste conta di giocare la propria partita. Quel che fa Tag Heuer è accettare le nuove regole e mettersi a giocare, forte della propria posizione e di un brand forte e riconosciuto.
Tag Heuer smartwatch
Del nuovo smartwatch Tag Heuer ad oggi non si sa ancora nulla se non che nasce come una trasposizione in digitale del famigerato Carrera. Cambia dunque il meccanismo interno, che va a sostituire i tradizionali ingranaggi, mentre un display andrà a disegnare lancette e quadrante presumibilmente in modo fedele all’originale.
Jean-Claude Biver, CEO Tag Heuer, spiega che «le persone avranno l’impressione di indossare un normale orologio», segnando così la differenza di approccio rispetto ad Apple Watch: non un display con un cinturino, insomma, ma un’anima digitale dentro un corpo vivo.E sarà un corpo “Intel inside“: il progetto sarà in partnership con il produttore di chip, mettendo così nel calderone un grande brand dell’innovazione tecnologica a convalidare e garantire le ambizioni del concept.
Lo smartwatch avrà funzioni quali geolocalizzazione, misurazione dell’altitudine e stima delle distanze percorse. Un modo per replicare le funzioni base dell’orologio intelligente di Cupertino, insomma, anche se l’assenza di ulteriori informazioni rende impossibile un giudizio compiuto sul progetto. Nulla è dato sapere circa il sistema operativo, ad esempio, ed al tempo stesso nulla è ipotizzabile in termini di integrazione e connettività. Mancano le informazioni più importanti, insomma.
Smartwatch? Un plus per il mercato
Quel che Tag Heuer ha voluto far sapere è soltanto l’intenzione chiara e determinata di non accettare passivamente l’arrivo di Apple Watch: il gruppo intende reagire, giocare la partita e recuperare una quota di mercato messa in pericolo dal nuovo arrivato. Secondo Jean-Claude Biver, tuttavia, l’arrivo degli smartwatch rappresenta soltanto un pericolo relativo: se da una parte addenteranno il mercato degli orologi tradizionali, infatti, dall’altra ne andranno ad incrementare il mercato potenziale.
Secondo Tag Heuer, insomma, chi inizia ad usare gli smartwatch un giorno vorrà avere al polso un orologio “vero”, di maggior durata, di maggior affidabilità, di maggior tradizione. La categoria non è insomma destinata a sparire e anzi avrà un bacino potenziale maggiore sul quale far valere il proprio prestigio.
Tag Heuer vive la propria avventura smartwatch, insomma, non tanto come una difesa del proprio impero, ma come un attacco alle ambizioni Apple: non si vede a rischio il proprio mercato, ma lo si vuole invece incrementare facendo leva sul modo in cui è oggi stimolata la nascita di una nuova domanda.
Il che appare cosa estremamente opinabile, sulla quale Tag Heuer gioca una partita ben più grande di quella che sembra voler lasciar trapelare.