Amazon potrà sperimentare il suo servizio di droni per la consegna delle merci. La FAA (Federal Aviation Administration) ha infatti concesso alla società l’autorizzazione di volo per i suoi droni per iniziare a testare il suo servizio di consegna via aerea. Amazon, nello specifico, potrà far volare i suoi droni solo durante il giorno, al di sotto di una quota massima di 400 piedi (circa 122 metri) ed in condizione meteo di perfetta visibilità. I mezzi dovranno dunque volare in condizioni meteo ottimali.
La FAA richiede, inoltre, ad Amazon, di mantenere un contatto visivo con i droni durante il loro volo. Il certificato di sperimentazione rilasciato da FAA prevede anche che il colosso dell’e-commerce fornisca mensilmente tutti i dati di volo come il numero delle operazioni effettuate, i tempo di volo dei piloti, eventuali malfunzionamenti hardware o software, problemi di pilotaggio ed altro ancora. Nonostante l’imposizione di questi rigidi paletti da parte di FAA, trattasi per Amazon di una buona notizia in quanto il progetto di consegne tramite droni sembrava doversi arenare proprio a causa delle regole dell’aviazione americana che di fatto impedivano il volo dei droni in zone abitate.
Amazon, per prima, aveva lanciato l’idea, già nel 2013, dell’utilizzo dei droni per le consegne rapide annunciando il servizio Prime Air, ma l’idea faceva fatica a trovare una sua concretizzazione proprio a causa delle rigide regole della FAA.
Grazie alle nuove deroghe sul regolamento di volo e alla concessione di questa certificazione, Amazon potrà iniziare a lavorare sul suo sistema di consegna rapida via aerea, in attesa comunque che la FAA trovi una quadra precisa sul regolamento di volo dei droni per uso commerciale che consenta in concreto l’uso di questi mezzi come vettori di trasporto.
Sperimentazione sul campo che, invece, è già partita in Cina dove il gigante dell’e-commerce locale, Alibaba sta sperimentando le consegne via drone in alcune città.