Alla conferenza F8, Mark Zuckerberg ha annunciato Messenger Platform. Il popolare servizio di messaggistica nato in seno a Facebook diventa quindi una piattaforma che permette agli sviluppatori di realizzare applicazioni da integrare in Messenger. Gli utenti potranno arricchire le conversazioni con GIF, foto, video, audio e altri contenuti attraverso oltre 40 app disponibili sul Messenger App Store.
Messenger Platform
Messenger Platform trasforma una semplice app in una vera e propria piattaforma (all’interno della quale sono ospitate altre app), aprendo così alla collaborazione di developer terzi e moltiplicando il valore del progetto in mano a Facebook. Messenger non è più solo un canale di dialogo, insomma, ma un qualcosa sul quale costruire qualcos’altro: gli strumenti necessari sono a disposizione sotto forma di Software Developer Kit e saranno la creatività e le necessità dei partner ad esprimere appieno il potenziale che la piattaforma incarna.
Gli sviluppatori possono inserire i link Install e Reply nelle loro app, le quali sono accessibili direttamente dal Messenger e veicolate pertanto direttamente dal software di Menlo Park. Se l’utente che riceve un messaggio non ha installato l’app sul proprio dispositivo, può scaricarla dallo store dopo aver toccato il link Install. In questo modo sarà possibile scoprire le app suggerite dagli amici. Se invece è già presente sul device, toccando il link Reply nel messaggio verrà aperta direttamente l’app. Non è necessario sfogliare un lungo elenco, quindi la risposta sarà immediata. Messenger Platform permette anche di aggiungere una scheda nella finestra delle conversazioni, dove verranno mostrate le app usate dagli amici e le app suggerite.
«È ora possibile scoprire nuove applicazioni senza lasciare Messenger, digitando installa quando un amico ci manda un messaggio da un’app Messenger Platform»: la viralità del tutto è evidente, promettendo immediato successo alle app che decideranno di far leva su Messenger per la propria espansione. Messenger, a sua volta, si nutrirà del successo di queste app, a tutto vantaggio sia della piattaforma, sia del bacino di utenti gestito dai server che fanno capo all’impero Zuckerberg.
Businesses on Messenger
Grazie a Businesses on Messenger, le persone possono avere conversazioni ricche e personali con le imprese. Ad esempio, dopo aver acquistato un prodotto da un sito web, è possibile scegliere di ricevere aggiornamenti su Messenger e continuare le proprie conversazioni con l’azienda all’interno dell’app.
La seconda novità annunciata durante la conferenza F8 è Businesses on Messenger. Il nuovo servizio consente di comunicare con le aziende e i brand più popolari. Invece di usare la vecchia email, gli utenti possono contattare il supporto clienti direttamente dall’interno di Messenger. È possibile, ad esempio, ricevere la conferma dell’ordine effettuato online, lo stato della spedizione oppure ricevere una risposta veloce. Una volta di più il social network tenta dunque di togliere spazio e tempo alle caselle di posta, calamitando sui propri canali le comunicazioni da e verso gli utenti.
I primi partner sono Everlane e zulily, ai quali si aggiungerà Zendesk. Il servizio di live chat tra utenti e aziende verrà lanciato ufficialmente nelle prossime settimane.
In questo modo, le persone avranno la possibilità di ricevere messaggi rilevanti dalle aziende, come conferme di ordini e aggiornamenti di spedizione, e potranno effettuare azioni di base come modificare, controllare e restituire un ordine. Le persone potranno, inoltre, porre domande alle aziende, fare loro richieste e ottenere rapidamente delle risposte. Quest’intero set di interazioni e funzionalità è unificato all’interno di uno scambio unico e continuativo tra la persona e l’azienda.
Facebook e Internet of Things
Tra gli aspetti affrontati durante la keynote introduttiva dell’evento ha fatto capolino anche l’ambito Internet of Things, con il mantra ripetuto nell’ennesima declinazione: Facebook si propone come sistema unico di comunicazione personale, con notifiche in arrivo da sensori o device auto-costruiti (il riferimento ad Arduino è diretto) per portare di fronte all’utente informazioni continue su quel che accade ad esempio presso la propria abitazione (il concetto di IoT e di smart home trovano dunque continuità lineare nel rapporto con il social network del team di Zuckerberg).