Il rollout di WhatsApp Chiamate procede pian piano, in modo progressivo. La funzionalità telefonica dell’applicazione, che ha fatto la sua comparsa anche nel nostro paese nelle scorse settimane, permette di chiamare i propri contatti (al momento solo quelli Android) in modo del tutto gratuito, sfruttando l’accesso a Internet dello smartphone. È però bene tenere in considerazione la quantità di traffico dati consumato, così da non eccedere i limiti imposti dall’operatore quando si utilizza una connessione mobile.
Per capire quanto costano in termini di banda le Chiamate di WhatsApp ci siamo affidati all’app Data Monitor, offerta in download gratuito sulle pagine della piattaforma Google Play. La sua utilità è presto spiegata: monitora costantemente il traffico dati in ingresso e in uscita, generando statistiche dettagliate per ogni applicazione installata nel dispositivo. Inoltre, il software permette di distinguere tra la quota utilizzata quando si è connessi ad un network WiFi (ad esempio quello di casa o dell’ufficio) e quella relativa alla connettività mobile, ovvero 3G o 4G. In questo modo, partendo da un contatore azzerato, è stato possibile condurre il test in modo preciso.
Quanto consuma WhatsApp Chiamate
Per la prova è stata effettuata una chiamata della lunghezza pari a un minuto (per la precisione 01:02) utilizzando un Nexus 4 con sistema operativo Android 5.0.1 Lollipop, su rete mobile dell’operatore 3. Il risultato è quello visibile nello screenshot allegato di seguito (nella colonna in blu): un minuto di Chiamate WhatsApp consuma circa 540 kB. In altre parole, con dieci minuti si arriva a 5,4 MB e per un’ora di conversazione servono 32,4 MB. Il consiglio è, se possibile, di inoltrare e ricevere telefonate quando si è connessi ad una rete WiFi, così da non pesare eccessivamente sulla quota di traffico a disposizione mensilmente. Inoltre, tramite network mobile si segnala un leggero lag e un ritorno della propria voce che talvolta risulta fastidioso. Trattandosi di una funzionalità ancora “in fase beta” è comunque possibile che questi problemi vengano risolti in vista di una distribuzione su larga scala.
Va ricordato peraltro come il consumo di WhatsApp sotto forma di messenger testuale implica un traffico pari a circa 5 kilobyte per messaggio, lasciando dunque ampia libertà d’azione sotto un abbonamento tradizionale che metta a disposizione in media 1-2 GB di traffico dati mensile.
Confronto con Skype
Un altro servizio per le chiamate in mobilità tramite app mobile è quello offerto da Skype. In questo caso è possibile far riferimento alle informazioni riportate sul sito ufficiale, che parlano di una media compresa tra 24 e 128 kbps nel caso di una telefonata. Un range piuttosto ampio e poco indicativo, giustificato però dalla tecnologia impiegata, che adatta la qualità del flusso audio trasmesso in base alla velocità delle connessioni, così da evitare lag o ritardi nella comunicazione. Facendo le dovute conversioni, risultano tra i 180 e i 960 kB al minuto o tra 10,8 e 57,6 MB ogni ora.
Confronto con Spotify
Sebbene non si tratti di un’applicazione dedicata alla messaggistica o alle chiamate VoIP, può risultare utile anche un raffronto con Spotify. Del traffico dati utilizzato dalla versione mobile del servizio si è già parlato tempo fa, quando l’ascolto dei brani in streaming è stato reso gratuito anche su smartphone e tablet. In questo caso i valori variano in base al bitrate delle canzoni ascoltate in streaming, come riportato di seguito.
- 96 kbps: 43 MB in un’ora;
- 160 kbps: 72 MB in un’ora;
- 320 kbps: 144 MB in un’ora.
Per dirla in altri termini, un’ora di Chiamate con WhatsApp consuma mediamente lo stesso traffico dati necessario per telefonare con Skype e circa 10 MB in meno rispetto a quanto richiede lo streaming a bassa qualità su Spotify.