WhatsApp, chiamate vocali anche su iOS

Brian Acton, cofondatore di WhatsApp, ha confermato che la funzionalità Voice Call sta per essere attivata anche su iOS, con le stesse modalità di Android.
WhatsApp, chiamate vocali anche su iOS
Brian Acton, cofondatore di WhatsApp, ha confermato che la funzionalità Voice Call sta per essere attivata anche su iOS, con le stesse modalità di Android.

Le chiamate vocali con WhatsApp verranno attivate anche su iOS nelle prossime settimane. La conferma è arrivata direttamente dal co-fondatore Brian Acton, durante un’intervista rilasciata alla conferenza F8 di San Francisco. Brutte notizie, invece, per gli sviluppatori: Facebook non rilascerà le API di WhatsApp, quindi nessuno potrà accedere al servizio di messaggistica mediante app di terze parti.

WhatsApp Chiamate, anche su iOS

Acton ha spiegato che l’azienda ha speso l’ultimo anno per sviluppare e ottimizzare il funzionamento delle chiamate vocali sulla versione Android di WhatsApp. L’infrastruttura per supportare il nuovo servizio è già pronta, ma il rollout avverrà in modo graduale. Solo alcuni utenti, scelti a caso, possono usare la feature Voice Call, mentre gli altri devono prima ricevere un invito. Acton non ha svelato una data precisa per l’arrivo delle chiamate vocali su iOS, specificando solo che ciò avverrà tra «diverse settimane». Con ogni probabilità il servizio sarà abilitato con le medesime modalità di Android: dapprima un update dell’app, quindi un sistema ad inviti, quindi un rollout lento e progressivo.

Attualmente, l’unico modo per usare la funzionalità è effettuare l’installazione dell’ultima versione beta di WhatsApp, seguendo una procedura non alla portata di tutti. Tra l’altro è necessario un iPhone jailbroken, quindi l’utente impaziente deve accettare tutti i rischi derivanti dalla modifica del proprio smartphone.

Durante l’intervista, Acton ha dichiarato che WhatsApp continuerà ad offrire un’esperienza pura. Quindi, a differenza di Messenger, non diventerà una piattaforma. Non verranno rilasciate le API pubbliche e gli sviluppatori non avranno la possibilità di integrare app di terze parti.

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