Hyper-V è la piattaforma di virtualizzazione di Microsoft presente in molte versione di Windows, usata prevalentemente dagli sviluppatori per creare macchine virtuali x86 e x64 da utilizzarsi per testare applicazioni o effettuare prove di altro genere. Sfortunatamente, gli sviluppatori che già oggi utilizzano Windows 10 e intendono utilizzare Hyper-V per sviluppare le nuove applicazioni potrebbero trovarsi di fronte ad un problema inatteso. L’ultima build di Windows 10 rilasciata dalla casa di Redmond, la 10049, presenta un fastidioso bug che impedisce il funzionamento di Hyper-V.
Microsoft conosce perfettamente la presenza di questo problema che è stato incluso nella lista dei bug che affliggono l’ultima build di Windows 10. Nei dettagli, questo problema impedisce di registrare i driver di sistema in caso di installazione di Hyper-V. Il problema non dovrebbe affliggere, invece, tutti coloro che avevano abilitato il virtualizzatone nelle vecchie build di Windows 10. In attesa che Microsoft ponga un rimedio ufficiale a questo problema, esiste una procedura che permette di mettere una pezza provvisoria al bug e consentire agli sviluppatori di utilizzare Hyper-V e Spartan all’interno del medesimo sistema.
La procedura non risulta complessa ma si presenta comunque come molto drastica. Quello che gli utenti dovranno fare è installare un build precedente di Windows 10 tra quelle rilasciate ufficialmente dalla casa di Redmond, installare Hyper-V e poi effettuare l’upgrade all’ultima build 10049 di Windows 10.
La procedura è ovviamente indicata solo a tutti coloro che intendono utilizzare Hyper-V come virtualizzatore in Windows 10 e non l’avessero già abilitato in precedenza.