Sony punta con decisione sul cloud gaming come forma d’intrattenimento videoludico per il futuro. Lo dimostra l’acquisizione, confermata oggi, di OnLive, prima realtà a sperimentare negli anni scorsi questo tipo di tecnologia. L’annuncio arriva dalle pagine del sito ufficiale, che non parla però dell’investimento economico messo in campo dal gruppo giapponese per portare a termine l’operazione.
Una mossa che rispecchia quella vista nel 2012, quando Sony ha acquisito anche il concorrente Gaikai, oggi alla base del servizio PlayStation Now che permette agli utenti di giocare in streaming parte del catalogo PS3 sulla console di nuova generazione PS4. Come conseguenza dell’accordo, i server di OnLive saranno spenti definitivamente a fine mese, più precisamente il 30 aprile.
Dopo cinque anni di servizio ininterrotto, OnLive sta per giungere al capolinea. Sony acquisisce parti importanti di OnLive e i suoi programmi non includono la continuazione del servizio nella forma corrente. Il servizio continuerà senza problemi fino al 30 aprile 2015. Non verranno più applicati pagamenti e sarà possibile giocare tutti i titoli fino a quella data.
L’obiettivo di Sony sembra dunque quello di poter mettere le mani su un ampio portfolio di brevetti e proprietà intellettuali legati al cloud gaming, così da assicurarsi la leadership in un settore che per i prossimi anni si prospetta in forte espansione, complice anche la sempre più capillare diffusione delle connessioni Internet a banda larga. Il comunicato comparso sul sito ufficiale del servizio si conclude con un ringraziamento a tutti coloro che nel tempo lo hanno utilizzato.
Essendo stato il primo servizio di game streaming di questo tipo, tutti coloro che hanno giocato un titolo su OnLive hanno contribuito in qualche modo all’evoluzione della sua tecnologia. Siamo immensamente orgogliosi dei risultati ottenuti e desideriamo estendere il nostro ringraziamento a chi ha fatto parte del nostro gruppo.