Spotify, Tidal e ora anche Beats Music. Il mercato della musica in streaming è in fermento: dopo il lancio della piattaforma di Jay-Z, in comproprietà con altri artisti, manca solo la mossa di Apple. Da tempo si parla della possibile integrazione di Beats Music all’interno di OS X e iOS, con costi d’abbonamento lievemente inferiori alla media, per un lancio previsto alla WWDC di giugno. Sembra che la società di Cupertino, però, non si accontenti delle tariffe concorrenziali per attirare le curiosità degli utenti, ma anche di alcune esclusive di rilievo per confrontarsi direttamente sul campo con gli artisti di Tidal. Fra le tante, Florence Welch e Taylor Swift.
La notizia proviene da Bloomberg: secondo quanto riportato, Apple avrebbe richiesto a una dozzina di artisti di partecipare a release esclusive in occasione del rilancio di Beats Music, il prossimo giugno. Non è ancora chiaro se il servizio manterrà il suo nome originario o verrà assimilato a iTunes, ma è abbastanza evidente come Cupertino voglia imporsi sul mercato non solo con una proposta più economica rispetto alla concorrenza, ma anche di elevata qualità.
Stando a quanto emerso, il gruppo californiano avrebbe cercato di accordarsi con Florence and the Machine per lo streaming esclusivo di un nuovo brano dell’imminente album, anche se dall’elogiata cantante inglese non arrivano conferme. L’asso nella manica potrebbe però essere Taylor Swift, la popstar del momento che, con le sue recenti decisioni, ha voluto dare uno scossone all’intera industria dello streaming.
Dopo aver rimosso i suoi album da Spotify, generando una polemica che si è protratta per diverse settimane, in molti hanno ritenuto la Swift potesse fare parte dei 16 musicisti voluti da Jay-Z per il lancio di Tidal, la cui accoglienza da parte del pubblico sembrerebbe al momento tiepida. La popstar non ha però presenziato sul palco di New York. E sebbene il catalogo dell’artista sia stato concesso alla rinnovata piattaforma di origine scandinava, pare che la cantante sia in contatto con Apple per delle release esclusive.
Sono diverse le questioni che potrebbero spiegare l’appeal che potrebbe avere Apple sui musicisti rispetto alla concorrenza. Innanzitutto l’integrazione con il sistema operativo, un fatto che potrebbe spingere un gran numero di utenti a utilizzare il servizio poiché non verrà richiesto il download di applicazioni o strumenti aggiuntivi, né su mobile né tantomeno su desktop. Poi l’incredibile user-base: il bacino potenziale dei possibili clienti di Beats Music, in linea teorica, si alimenta direttamente dai milioni di persone che quotidianamente acquistano musica su iTunes Store. La battaglia entrerà nel vivo in estate: chi vincerà tra Spotify, Tidal e Beats?