Potrebbero aver giunto quota 2,3 milioni i preordini di Apple Watch, lo smartwatch di Cupertino disponibile in alcuni paesi dallo scorso 10 aprile. È quanto sostiene Ming-Chi Kuo, analista di KGI Securities solitamente molto affidabile sul conto della mela morsicata. Il dato si aggiunge all’iniziale 1 milione nelle prime ventiquattro ore, stimato da Slice Intelligence per gli Stati Uniti. Qualora queste previsioni venissero confermate, Apple Watch avrebbe già superato qualsiasi altro orologio intelligente disponibile sul mercato.
L’analista prevede una produzione di 2,3 milioni unità entro maggio, un dato che si sovrapporrebbe con l’ammontare globale degli ordini, considerato come chi abbia già acquistato il dispositivo probabilmente non lo riceverà prima dell’inizio di giugno. I ritmi di produzione successivi dovrebbero raggiungere i 3 milioni di esemplari al mese, con una distribuzione di mercato dell’85% per Apple Watch Sport, del 15% per Apple Watch e dell’1% per Apple Watch Edition. Dalla nota agli investitori di Kuo, si apprende come i rallentamenti nella produzione potrebbero essere dovuti al cosiddetto feedback taptico del dispositivo, ovvero quel dispositivo che abbina suoni e vibrazioni per rimandare all’utente sensazioni “emozionali”, così come dagli schermi AMOLED.
I numeri raggiunti da Apple Watch in preordine sono ben promettenti, ma i tempi sono ancora prematuri per predirne in modo accurato il successo e la penetrazione tra il pubblico. Dalle stime, l’orologio potrebbe raggiungere un decimo degli attuali possessori di iPhone, un dato non eccessivamente diffuso, seppur soddisfacente per la prima generazione di un prodotto. Molto dipenderà dall’assestamento nei prossimi mesi, poiché in fase di preordine è normale conseguenza gli utenti si accalchino, così come la performance in quelle nazioni dove il dispositivo non è ancora arrivato, Italia inclusa.
In attesa di scoprire i dati ufficiali da Cupertino, gli ordini di Apple Watch hanno subito uno slittamento delle consegne data l’elevata domanda: nelle nazioni dove è disponibile, il dispositivo non verrà consegnato entro il 24 aprile bensì entro giugno. È molto probabile, tuttavia, che un buon numero di unità venga consegnato prima della data massima prevista dai sistemi informatici Apple.