Una creatura leggendaria, della quale si parla da oltre un millennio. Nessie, questo il nomignolo attribuito al mostro di Loch Ness, è stato avvistato per la prima volta nel 565 da un monaco irlandese. Oggi Google dedica la propria homepage alla creatura che vive (secondo numerose testimonianze) nelle acque del lago scozzese, più precisamente all’81esimo anniversario della più celebre fotografia che ne accerterebbe l’esistenza.
L’animazione realizzata dal gruppo di Mountain View, in allegato a fondo articolo, è ovviamente divertente e ironica. La foto in questione è stata scattata nel 1934 da Robert Kenneth Wilson nel villaggio di Invermoriston, insieme all’amico Maurice Chambers. L’immagine venne pubblicata nei giorni seguenti in prima pagina dal quotidiano Scottish Daily Record, accompagnata dal titolo “Misterioso oggetto nel Loch Ness”. Si vede una sagoma nera e ricurva emergere dall’acqua, circondata da cerchi concentrici presumibilmente dovuti al movimento. Abbastanza per alimentare il mito e rendere la località una vera e propria attrazione turistica.
Sessant’anni più tardi, nel 1994, la fotografia venne dichiarata ufficialmente un falso, ottenuto montando testa e coda su un sottomarino giocattolo. Ecco da dove arriva l’ispirazione per il doodle odierno. La comunità scientifica concorda sul fatto che l’animale non esista, anche in seguito ai test effettuati in loco con l’ausilio di sonar ed esche, anche se qualcuno sostiene la presenza di un tunnel segreto che collega il lago al mare del Nord, favorendo dunque spostamenti periodici di Nessie. Secondo alcuni, inoltre, potrebbe trattarsi di un plesiosauro o di un elasmosauro dell’era mesozoica sopravvissuti all’estinzione. Nonostante tutto, la leggenda continua ad essere fonte di ispirazione per la letteratura e la cinematografia, nonché attrazione per l’intera zona.