I primi esemplari di Apple Watch sono arrivati nelle mani dei consumatori e, dopo gli entusiasmanti test di resistenza, arrivano le prime indicazioni sul consumo di batterie. Ma mentre lo smartwatch sembra durare effettivamente per tutta la giornata, così come promesso da Apple, sembra che il dispositivo influisca sulla batteria degli iPhone a cui è associato.
Come già noto, Apple Watch deve essere abbinato a un iPhone per compiere gran parte delle sue funzionalità, tramite connettività Bluetooth e WiFi. In questo modo, lo smartwatch raccoglie dati dallo smartphone, come ad esempio le notifiche o le chiamate, e le mostra al polso dell’utente. I report dagli utenti sull’autonomia del telefono, tuttavia, sono i più variegati.
Alcuni consumatori hanno dichiarato di aver assistito a un incremento della batteria di iPhone, dovuta sostanzialmente alle abitudini di utilizzo. Potendo godere di molte indicazioni al polso, infatti, lo smartphone viene estratto con meno frequenza dalla tasca. Per altri, invece, la necessità di una connessione continua tra Apple Watch e il telefono provocherebbe un rapido abbattimento dell’autonomia.
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Secondo Ryan Block, ex editor di Engadget, la questione potrebbe essere connessa alla companion app con cui Apple Watch si interfaccia al mondo. Forzare l’uscita dall’applicazione dopo aver impostato le proprie preferenze, infatti, potrebbe riportare l’autonomia a livelli assolutamente normali. Alcuni utenti di MacRumors, inoltre, segnalano che alcune attività, come la consultazione delle mail, riducano la percentuale di carica rimanente, forse per la mole di dati scambiati. In ogni caso, non si tratterebbe di riduzioni particolarmente elevate, soprattutto nelle ultime generazioni di iPhone 6 e iPhone 6 Plus: sarebbe comunque possibile giungere a sera con una minima carica disponibile.
Da Apple al momento non sono giunte comunicazioni in merito all’ottimizzazione della batteria, né eventuali relazioni sull’influenza che Apple Watch potrebbe avere sugli iPhone. Servirà attendere ancora qualche settimana, per scoprire l’entità reale del fenomeno ben oltre le prime, e comunque ristrette, consegne di questi giorni.