Google ha lanciato nel 2013 la piattaforma Hangouts con l’obiettivo di renderla il centro nevralgico delle comunicazioni per gli utenti: chiamate, videochiamate e messaggistica, tutto in un solo posto, facilmente accessibile sia da computer che attraverso i dispositivi mobile. Nel novembre scorso, invece, il gruppo di Mountain View ha rinnovato Messaggi con un restyling in stile Material Design, dando vita alla nuova app Messenger per Android.
Una mossa che in un primo momento è risultata ambigua e quasi incomprensibile: se l’obiettivo di Hangouts è quello di centralizzare la gestione dei messaggi, perché distribuire un’altra applicazione dedicata a SMS e MMS? La risposta, a cui in molti erano già arrivati nei mesi scorsi utilizzando il software, è stata fornita poche ore fa in via ufficiale dall’assistenza di Project Fi, iniziativa potenzialmente rivoluzionaria lanciata nelle scorse settimane, attraverso la quale bigG diventa a tutti gli effetti un operatore virtuale di telefonia.
Al momento raccomandiamo di utilizzare Messenger come applicazione di default per gli SMS. Ci sono nuove funzionalità, come i messaggi di gruppo, che in Hangouts non sono ancora supportate.
In definitiva, il processo di maturazione di Hangouts non è ancora giunto a compimento. Messenger può essere inteso come uno strumento di transizione, da utilizzare finché la metamorfosi dell’altra app non sarà completa. Tornando a Project Fi, a quanto pare oggi Google ha iniziato a distribuire i primi inviti a chi ne ha fatto richiesta. Si ricorda che l’iniziativa è rivolta in un primo momento solo agli Stati Uniti e in esclusiva a coloro che hanno acquistato il phablet Nexus 6 realizzato in collaborazione con Motorola. Tra i punti di forza il passaggio automatico dai network WiFi a quelli mobile per ottimizzare il consumo del traffico dati e le tariffe che si adattano automaticamente alle esigenze degli utenti.