L’industria dei droni è in pieno crescendo ed ogni giorno arrivano nuovi prodotti che consentono di effettuare riprese aeree sempre più sofisticate con l’ausilio di un semplice telecomando e senza essere degli esperti di pilotaggio. La nuova startup Lily sta cercando di guardare ancora più avanti proponendo un nuovo modello di drone che si può letteralmente buttare in aria e che poi si può ignorare in quando si piloterà da se.
Il drone Lily è stato creato da Antoine Balaresque e Henry Bradlow che si sono incontrati mentre studiavano informatica e lavoravano presso i laboratori UC Berkeley Robotics. Il sistema di pilotaggio automatico del drone si basa in realtà su un GPS che l’utente dovrà portare sempre dietro con se e una serie di sensori che consentono di visualizzare la posizione del proprietario e l’intero ambiente circostante. Il drone che dunque andrà a seguire letteralmente il proprietario, è capace di registrare non solo filmati ma anche l’audio che sarà ripulito dal tipico rumore dei rotori. Normalmente i risultati dell’utilizzo di una fotocamera dipendono molto dall’abilità di un operatore, ma grazie all’ausilio di una fotocamera voltante è possibile scattare o registrare video impensabili. Per esempio, il sensore integrato nel drone consente registrazioni a 1080p a 60 fps e scatti da 12 MP.
Dal punto di vista delle specifiche tecniche, il drone Lily è stato realizzato per essere resistente anche in caso di urti ed è certificato IP67 e dunque resite anche all’acqua. Come ulteriore grado di protezione, il sensore fotografico è integrato all’interno del drone e non è, dunque, collocato all’esterno. Per garantire la tenuta all’acqua e per estendere il tempo di volo almeno a 20 minuti i costruttori hanno rinunciato alla possibilità di integrare batterie rimovibili.
Lily è già prenotabile oggi a 499 dollari, un buon prezzo se confrontato con i 999 dollari del prezzo al dettaglio che il drone avrà quando sarà in commercio. Il progetto di Lily è molto ambizioso. Oggi molti droni possono essere pilotati con facilità e sono in grado di decollare ed atterrare con la semplice pressione di un tasto. Lily però guarda avanti ed offre un ulteriore grado si semplificazione. Per fare decollare il drone basta, infatti, lanciarlo in aria e in pochi istanti si stabilizzerà da solo. Per l’atterraggio nessun problema perché il drone grazie ai suoi sensori atterrerà delicatamente sul palmo della mano.
Lily si prefigura, dunque, come un drone particolarmente indicato per riprendere scene d’azione, magari quelle sportive, grazie alla peculiarità di seguire e immortalare le imprese del proprietario.