Non solo grandi emittenti internazionali: nel suo pacchetto di streaming in abbonamento, vociferato online da qualche settimana, Apple vorrebbe inserire anche le emittenti locali. È quanto emerge da un’indiscrezione di Re/Code, in merito all’imminente lancio sia di una nuova Apple TV che di un servizio alternativo alla TV via cavo. Si parla anche di un ritardo, non è dato però sapere se relativo al set-top-box, all’abbonamento online oppure a entrambi.
L’indiscrezione, così come già accennato, è stata fornita da alcuni dirigenti di settore alla testata Re/Code. La scelta di inserire emittenti locali nel servizio di streaming di Apple, per quanto apparentemente insolita, sarebbe una delle feature di punta desiderata da Cupertino. Non solo perché costituirebbe un’alternativa rispetto ai rivali sul mercato, ma anche perché permetterebbe effettivamente all’utente di staccarsi da qualsiasi altro abbonamento classico, per preferire invece lo streaming targato mela morsicata. Il target, almeno negli Stati Uniti, sarebbe un bacino di ben 30 milioni di telespettatori, per questo Apple vorrebbe offrire il pacchetto più completo possibile. Al momento, invece, ancora nessun piano è emerso per l’Europa, dove più che la TV via cavo sono diffuse pay TV satellitari.
La sottoscrizione televisiva del gruppo californiano non sarà probabilmente presentata alla prossima WWDC di giugno, poiché Apple non avrebbe ancora finalizzato tutti gli accordi per la gestione dei diritti di streaming, così come i compensi per la riproduzione. In particolare, il processo d’inclusione delle emittenti locali potrebbe essere particolarmente lungo e tortuoso, dato l’elevato numero di realtà sul territorio a stelle e strisce, per un lancio quindi posticipato a non prima del tardo autunno.
Nel frattempo, non è ancora dato sapere se un simile ritardo possa riflettersi anche sulla presentazione dell’hardware, ovvero quella versione rinnovata di Apple TV che ormai si attende da un paio d’anni. È improbabile che Cupertino posticipi ulteriormente il lancio, anche perché in questi giorni si è parlato insistentemente di HomeKit e del ruolo di hub della casa previsto proprio per il set-top-box, ma al momento non vi sono sufficienti conferme.