Una fotografia datata 13 maggio, proveniente da Pittsbourg e firmata Ethan Lott: trapela così il nuovo esperimento che Uber ha messo in strada per testare le auto a guida autonoma, nel presumibile tentativo di trasformarle in un vettore utile a completare il proprio progetto di mobilità del futuro.
L’immagine non racconta ancora tutto della vicenda, ma offre già interessanti dettagli. Anzitutto l’auto utilizzata per l’esperimento è una Ford, sebbene non sia chiaro quale possa essere il grado di coinvolgimento effettivo della casa automobilistica nelle ricerche di Uber. Il cuore dell’esperimento è nell’attrezzatura posizionata al di sopra della vettura, laddove sono stati disposti i sensori responsabili del monitoraggio del contesto attorno all’automobile in cerca di percorsi, spazi, ostacoli e soluzioni.
BizJournal ha ottenuto da Uber la conferma: il veicolo è parte della sperimentazione in atto, nel tentativo di identificare il miglior equilibrio tra soluzioni mappali, sistemi autonomi e meccanismi per garantire la sicurezza delle persone. La sede di Pittsbourg non sarebbe inoltre casuale: la scelta è ricaduta sulla città fin dal momento in cui tra le stesse vie si è scelto di posizionare il nuovo centro di ricerche avanzate sulla guida autonoma da parte del gruppo.
Uber si candida pertanto ad un ruolo da protagonista nelle auto a guida autonoma, cercando di sfruttare il proprio brand per attirare investimenti nel comparto ed al contempo spingendo sull’innovazione per portare ulteriore valore all’interno del proprio progetto. Il meccanismo virtuoso innescatosi sembra trovare il Uber un fronte caldo nell’innovazione del settore: le auto a guida autonoma saranno una componente importante della mobilità del futuro ed i primi gruppi ad arrivarvi con la necessaria sicurezza e la maggior efficacia potranno addentare un mercato che potrebbe fare la differenza nel giro di pochi anni.