Fra le tante novità annunciate a fine maggio da Google in occasione dell’evento I/O 2015, una delle più interessanti dal punto di vista dell’innovazione è senza dubbio Project Jacquard. Responsabile del progetto è il team ATAP (Advanced Technology and Projects), lo stesso già al lavoro sullo smartphone modulare Ara e sui dispositivi della linea Tango. L’obiettivo è quello di rendere qualsiasi superficie smart, anche i tessuti, utilizzando filamenti di materiale conduttore.
Integrando sensori e componenti elettroniche all’interno dei vestiti, ad esempio, sarà possibile interagire con i dispositivi mobile senza nemmeno toccarli. Jeans, t-shirt, rivestimenti dei mobili e molto altro ancora diventeranno controller e touchpad, spalancando le porte all’avvento di un nuovo modo per utilizzare la tecnologia che circonda l’utente. Una delle prime grandi aziende che si sono dette interessate a sperimentare questo sistema è Levi’s, uno dei brand d’abbigliamento più noti del pianeta. Ne ha parlato Paul Dillinger (Vice President and Head of Global Product Innovation), in occasione dell’intervista rilasciata alla redazione del sito TechRadar.
Ne emerge che gli abiti commercializzati con un sistema hi-tech come quello di Project Jacquard saranno sì più costosi rispetto a quelli tradizionali, ma non tanto da risultare proibitivi. L’esordio per il pubblico potrebbe avvenire nella seconda metà del 2016, mentre già dalla primavera del prossimo anno i primi capi saranno forniti a sviluppatori e influencer, in modo da favorire lo sviluppo di app e servizi adeguati e di avviare la campagna di marketing necessaria in vista della commercializzazione.
Quello messo in campo dal team Google ATAP è il tentativo di evolvere ulteriormente il concetto di dispositivi indossabili, rendendo ogni superficie un sistema di controllo. Trattandosi di una piattaforma aperta, tutti potranno beneficiare di questa nuova opportunità, lanciando nuove soluzioni e nuovi prodotti.