La nostra missione è quella di migliorare la vita nelle città, per tutti, attraverso l’impiego della tecnologia finalizzato a risolvere i problemi delle aree urbane.
È questo il messaggio che apre la homepage di Sidewalk Labs, nuovo progetto annunciato da Google e finalizzato ad affrontare i problemi che riguardano la vita nei centri urbani con l’ausilio della tecnologia. La startup è guidata da Dan Doctoroff, assessore allo sviluppo economico e alla ricostruzione di New York ed ex CEO di Bloomberg.
La società, con sede nella grande mela, potrà dunque contare da una parte sull’esperienza di Doctoroff per quanto riguarda l’ambito dell’ubanistica e dall’altra sul sostegno finanziario e di competenze tecnologiche fornito da bigG.
In termini concreti, i progetti messi in campo andranno a toccare settori come quello della Internet of Things, per il quale il gruppo di Mountain View ha da poco annunciato l’arrivo di una piattaforma creata ad hoc (Project Brillo), la gestione dinamica delle risorse e la costruzione di edifici o infrastrutture. La finalità è quella di poter trovare in tempi rapidi una soluzione ai problemi che man mano andranno a manifestarsi, a causa in primis dell’incremento demografico previsto per i prossimi decenni.
Siamo sull’orlo di un cambiamento storico per le città di tutto il mondo. Entro il 2050 la popolazione nelle città raddoppierà, rendendo più gravi gli attuali problemi socioeconomici, quelli riguardanti la salute pubblica e l’ambiente. Al tempo stesso, le innovazioni in campo tecnologico possono essere sfruttate per progettare comunità più efficienti, reattive e resilienti. Sidewalk Labs mira a favorire lo sviluppo di prodotti tecnologici, piattaforme e infrastrutture che possano migliorare la vita nelle città di tutto il mondo.
In altre parole, l’obiettivo di Sidewalk Labs è quello di applicare alle città il cambiamento introdotto nel recente passato dall’impiego della tecnologia in contesti come quello del commercio, dei media e dell’accesso alle informazioni. Una strada già intrapresa, ad esempio, con i servizi che permettono di conoscere in tempo reale le condizioni del traffico oppure di trovare un alloggio a prezzo accessibile, ma che ancora dovrà essere percorsa a lungo per arrivare ad affrontare questioni più complesse come l’efficienza dei trasporti, il costo della vita, lo spreco dell’energia e l’efficienza degli organi governativi.
Il progetto può in qualche modo essere paragonato a Calico, altro “moonshot” messo in campo da Google, ma anziché essere indirizzato alla risoluzione dei problemi riguardanti la salute delle persone, si occuperà di affrontare quelli che per motivi del tutto naturali si verificano all’interno dei grandi centri abitati. In altre parole, è l’intenzione dichiarata da parte di bigG di costruire un modello ideale di smart city.