Per differenziare la propria offerta da quella di una concorrenza sempre più agguerrita, Spotify ha messo in campo una nuova iniziativa: si chiama Rewind e risulta già accessibile anche nel nostro paese, sia attraverso l’interfaccia desktop che tramite le applicazioni. Come si può intuire già dal nome, si tratta di una novità che strizza l’occhio a chi è solito ascoltare la musica del passato.
Spotify Rewind
In breve, il servizio genera in modo del tutto automatico playlist personalizzate basate sia sui gusti dell’utente che su uno specifico decennio: si parte dagli anni ’60 per arrivare ai ’00, passando per i gloriosi ’70, gli ’80 e i ’90. All’inizio, come visibile dal primo degli screenshot allegati di seguito, viene chiesto di selezionare tre artisti da un elenco che comprende quelli riprodotti di recente, così da capire quali generi includere nell’ascolto, con la possibilità ovviamente di intervenire in un secondo momento per migliorare la precisione dell’algoritmo.
Una volta effettuata la selezione è necessario attendere qualche secondo, dopodiché Spotify mostra un’animazione che introduce all’ascolto delle playlist.
Si tratta, come già detto in apertura, di una funzionalità indirizzata in primis a coloro che preferiscono la musica dei decenni scorsi. È l’ideale, ad esempio, se si desidera ascoltare solo brani relativi ad un determinato periodo.
Ogni playlist è introdotta da una sorta di copertina ben disegnata, con un’immagine, i nomi degli artisti e un’anteprima dei brani contenuti al suo interno.
L’efficienza dell’algoritmo è ancora da perfezionare: accade infatti talvolta che all’interno delle playlist finiscano canzoni di band o musicisti che hanno poco a che fare con gli ascolti abituali dell’utente. L’iniziativa è comunque interessante e, se ben supportata, potrebbe costituire un reale valore aggiunto per Spotify nel sempre più popolato mercato dello streaming.