28 giugno 2011: nasce Google+. È il social network di Mountain View, una piattaforma lanciata con il preciso obiettivo di proporre una valida alternativa allo strapotere di Facebook, senza però emularne funzionamento e dinamiche. Al posto delle liste di amici ci sono le cerchie, uno strumento che strizza l’occhio alle esigenze dell’utenza professionale (ci siamo anche noi). In questi giorni il progetto compie quattro anni.
Che G+ sia cresciuto in questo lasso di tempo è fuori discussione. Sono molte le iniziative messe in campo dal motore di ricerca per renderlo sempre più appetibile, completo e versatile. A bigG va anche riconosciuto il merito di saper riconoscere i propri errori, sapendo ascoltare i feedback raccolti e assestando il tiro quando necessario, come avvenuto di recente con la tanto invocata scissione tra il network e la gestione delle Foto. Da qualche tempo Google non fornisce i numeri esatti relativi al volume di account attivi, ma che il gap da colmare nei confronti di Facebook sia ancora ampio è cosa certa. Questo un estratto dal post condiviso sul blog ufficiale all’epoca del lancio.
Tra i bisogni fondamentali dell’essere umano c’è sicuramente quello di stringere relazioni con gli altri. Ogni giorno della nostra vita comunichiamo con il prossimo attraverso un sorriso, una risata, una parola sussurrata o un gesto di approvazione. Oggi le relazioni tra le persone avvengono sempre più spesso sul Web. Tuttavia, le sfumature e la sostanza delle interazioni della vita reale si perdono nella rigidità degli strumenti online.
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Il percorso evolutivo intrapreso da Google+ sta portando la piattaforma a diventare sempre più uno strumento universale, integrato nella quasi totalità dei servizi offerti dall’azienda. Il sistema di commenti di YouTube, ad esempio, si basa sugli account di G+, mentre le comunicazioni avvengono mediante la tecnologia di Hangouts. Al momento non sono stati pubblicati video o post celebrativi dedicati per l’occasione al social network da parte di bigG.