Apple Music ha fatto finalmente la sua entrata trionfale nell’universo dello streaming musicale. A poco più di mezza giornata dall’apertura delle danze, il servizio targato mela morsicata riceve già i primi elogi, complice anche una diffusa presenza sui social network come Twitter e Tumblr. In questa prima tornata di recensioni a vincere a mani basse è Beats 1, un’emittente radio talmente curata da risultare futuristica nel suo impianto. Ma anche l’estesa libreria, Taylor Swift compresa, nonché una rapida facilità d’uso. Il punto critico? Le ore d’attesa per l’approdo su OS X, con un rilascio di iTunes 12.2 solo in tarda serata.
Durante la WWDC dello scorso 8 giugno, dal palco di San Francisco è stato annunciato come Apple avesse intenzione di costruire «una casa per la musica». L’intento sembra essere pienamente raggiunto con Apple Music: un environment digitale integrato, pensato per unire sapientemente ogni media musicale, nonché per assicurare la massima comodità all’ascoltatore. E sebbene i tempi siano ancora prematuri per giudicarne il successo commerciale, anche in relazione al rivale Spotify e al suo asso nella manica dell’accesso gratuito per gli utenti, l’esperienza d’uso non può essere che promossa. Di seguito, le prime impressioni sia per lo streaming musicale che per Beats 1 e Connect, con un occhio di riguardo anche al mercato italiano.
Streaming on demand
Il primo approccio con Apple Music è molto naturale, almeno per chi è già abituato a utilizzare iTunes e iTunes Store. Al primo avvio dopo l’aggiornamento di iOS 8.4 o di OS X 10.10.4, l’utente è infatti condotto in una procedura guidata facile e intuitiva. La prima schermata offre la possibilità di avviare il periodo di prova gratuito di tre mesi, a rinnovo automatico al termine della promozione ma facile da disattivare in qualsiasi momento. L’utente dovrà semplicemente confermare i propri dettagli di carta di credito, qualora il device fosse già utilizzato per App Store, oppure inserirne di nuovi, quindi lasciarsi andare all’ascolto.
Terminate le procedure di attivazione, un’intuitiva interfaccia richiede di selezionare quali siano i propri generi favoriti: decine di cerchi rossi vengono mostrati a schermo, l’utente non dovrà fare altro che scegliere i propri preferiti. Dopodiché, verrà proposta con la stessa visualizzazione una lista di artisti: quelli graditi andranno selezionati una volta sola, le band di cui non si potrà fare a meno con doppio tap. Questo permetterà di impostare al meglio la prima sezione di Apple Music: “Per Te”. Un’area dove trovare tutti i consigli d’ascolto in base ai propri gusti, riscoprire generi, evergreen, ma anche lasciarsi cullare dalle playlist curate dagli esperti abbandonandosi in nuovi ascolti.
La sezione “Novità”, così come suggerisce il nome, permette agilmente di scovare qualsiasi brano o artista di tendenza, mentre per i più esigenti comoda è anche la funzione di ricerca, che permette di saltare direttamente al proprio musicista o al proprio brano preferito. Selezionando i menu contestuali, segnalati dai consueti tre puntini, si accederanno quindi a funzioni aggiuntive, quale l’avvio di una stazione radio in base al brano o all’artista, il salvataggio di una traccia o di un disco per l’ascolto offline e molto altro ancora. Il tutto completato con una nutrita sezione video, dove anche ammirare la prima esclusiva di Beats Music: quella di Pharrell Williams con “Freedom”.
Beats 1
La sezione dedicata alle stazioni radio è probabilmente quella che regala maggiori sorprese. Il focus è su Beats 1, l’emittente 24 ore su 24 a portata di ascolto con un solo tap. Ma anche a un nugolo ben nutrito di altre stazioni, per genere, per artista, per umore: dalla classica al country, non vi è modo di rimanere annoiati. Già da subito vi è una buona attenzione alle proposte italiane: le playlist disponibili, ad esempio, vedono già in prima linea alcuni degli artisti più quotati nella classifica tricolore, con un forte focus sul fronte femminile della musica del BelPaese. Complice anche il rilascio da poco dell’ultima fatica discografica, non è infatti difficile imbattersi in Emma Marrone, ma anche in Giorgia e molte altre. Quindi Subsonica, già mostrati nel carosello di apertura, e molti altri tra big e nuovi arrivi.
Come già accennato, la vera scoperta è Beats 1. Si tratta di una radio dagli intenti davvero futuristici perché, a qualsiasi ora del giorno, è impossibile non imbattersi in uno show in diretta, sia esso trasmesso da Londra, da New York o da Los Angeles. Zane Lowe è il vero mattatore del servizio, forte della sua esperienza in BBC Radio 1, mentre la selezione musicale è di elevatissima qualità: nella prima ora di trasmissioni, infatti, Lowe non si è certo sprecato: da Brian Eno a Beck, passando per l’indie dei sobborghi inglesi, la dubstep più ricercata, il downtempo, l’hip hop made in USA, le contaminazioni etniche da tutto il mondo. Un viaggio musicale davvero globale che, pur nella sua natura occidentale, non esita nel proporre commistioni con luoghi lontani e suoni non propriamente mainstream.
Connect
Il social network degli artisti e dei fan, un luogo pensato per ricevere un feedback diretto nonché per scoprire novità in anteprima, è forse l’ambito di Apple Music che ha bisogno del maggiore rodaggio. Se non altro per fornire il tempo necessario ad artisti e ascoltatori per alimentare la conversazione, per quello che ora appare come un luogo forse asettico di biografie e autopromozione. Il salto di qualità rispetto al precedente Ping è evidente, ma per un giudizio completo bisognerà probabilmente attendere ancora qualche giorno, quando le pagine cominceranno a popolarsi.