L’acronimo DDoS sta a indicare Distributed Denial of Service, una tipologia di attacco informatico in cui una rete di computer (chiamata botnet) si connette in massa ad un server con l’intento di esaurirne le risorse, provocandone rallentamenti, malfunzionamenti o addirittura mettendolo offline. Una pratica sempre più diffusa, almeno stando a quanto rivela la Digital Attack Map, mappa aggiornata quotidianamente a livello mondiale. Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Google e Arbor Networks.
Le dimensioni degli attacchi crescono progressivamente, i tool impiegati per portarli a termine diventano sempre più facili da utilizzare e le tecniche più mature. Attaccare costa poco ed è diffuso, con gli ambienti cybercriminali che continuano ad offrire servizi e ottenere fondi incentivando altri hacker a fare lo stesso. Il risultato è quello immortalato dalla Digital Attack Map, una rappresentazione visiva dei dati raccolti mediante 330 service provider di tutto il mondo, nell’ambito dell’iniziativa ATLAS (Active Threat Level Analysis System). Questo il commento di Ivan Straniero, Territory Manager Sout-East and Eastern Europe di Arbor Networks, relativa ad un periodo antecedente rispetto a quanto accaduto negli ultimi giorni con il caso Hacking Team:
Ad oggi la situazione relativa agli attacchi in Italia è generalmente sotto la media, ma non per questo trascurabile. La tendenza generale è verso una crescita costante, sia nella dimensione che nella frequenza. Possiamo fare due considerazioni importanti: la prima è che non è possibile abbassare il livello di guardia, in quanto anche un attacco di piccole dimensioni può determinare un disservizio per le aziende, con conseguenze potenzialmente importanti sul business e sulla reputazione aziendale. La seconda è che nella situazione politico-economica attuale organizzazioni internazionali, multinazionali, enti governativi, sono spesso presi di mira dagli hacker per protesta o per generare un danno, che poi va a ripercuotersi su chi utilizza Internet.
Straniero prosegue parlando dell’esigenza di adottare strumenti pensati in modo specifico per far fronte a questo tipo di minacce, ma non solo: è anche necessario fare informazione in merito ai pericoli che questi comportano per tutti coloro che popolano il mondo online.
L’adozione di misure di sicurezza specificamente studiate per questo tipo di minacce costituisce solo una parte della soluzione al problema; è necessario infatti conoscere e diffondere regole di comportamento adeguate in grado di limitare al minimo l’esposizione agli attacchi.