La legge di Moore inizia a vacillare. Per la prima volta da quando è stato adottato il modello Tick-Tock, Intel produrrà una terza generazione di processori a 14 nanometri. Durante il recente meeting con gli investitori, il CEO Brian Krzanich ha confermato che l’architettura Cannonlake verrà posticipata alla seconda metà del 2017. Nel 2016 arriveranno sul mercato i processori basati sull’architettura Kaby Lake.
La famosa legge, scelta come riferimento da tutti i produttori di chip, deriva da un’osservazione empirica di Gordon Moore, co-fondatore di Intel. Nel 1975, Moore ipotizzò che il numero di transistor nei circuiti integrati sarebbe raddoppiato ogni due anni e questa cadenza è rimasta invariata fino al processo produttivo a 32 nanometri, utilizzato da Intel per l’architettura Sandy Bridge del gennaio 2011. Su questa legge, il chipmaker californiano ha infatti costruito il suo modello Tick-Tock, dove Tick indica il nuovo processo produttivo (die shrink), mentre Tock la nuova architettura. Quindi, Intel ha finora prodotto due architetture per ogni tecnologia di processo.
Con il passaggio dai 32 ai 22 nanometri, ovvero da Sandy Bridge e Ivy Bridge (aprile 2012), sono iniziati i primi problemi, a causa dei limiti fisici del silicio. Nonostante l’uso dei transistor 3D, anche la successiva architettura “tick” a 14 nanometri (Broadwell) ha subito ritardi. I primi processori sono arrivati sul mercato solo a fine 2014. Il prossimo step evolutivo sarà Skylake, sempre a 14 nanometri, al quale doveva seguire Cannonlake a 10 nanometri nel corso del 2016.
Krzanich ha dichiarato che la transizione verso i 10 nanometri è stata posticipata alla fine del 2017. Ciò era piuttosto prevedibile, in quanto ridurre la dimensione dei transistor comporta un aumento dei costi produttivi. Dato che il mercato dei PC è in calo e che AMD non può competere con Intel, la scelta dell’azienda di Santa Clara è sicuramente giustificata. Tra Skylake e Cannonlake ci sarà dunque Kaby Lake, terza architettura a 14 nanometri.