Mancano solo 12 giorni al lancio ufficiale di Windows 10, quindi Microsoft è attualmente impegnata nella distribuzione della build 10240 agli OEM. La EULA (End-User License Agreement, accordo di licenza con l’utente finale) inclusa nella RTM conferma quanto trapelato nei mesi scorsi: gli aggiornamenti automatici non possono essere disattivati nell’edizione Home.
Windows 10 sarà l’ultima versione di Windows. Non esisterà un Windows 11, ma il sistema operativo riceverà continui aggiornamenti (funzionalità, fix e patch di sicurezza), seguendo un modello WaaS (Windows as a Service). Microsoft vuole quindi offrire la migliore esperienza d’uso, attraverso il rilascio frequente di update. Questo obiettivo può essere raggiunto solo se gli utenti sfruttano gli aggiornamenti automatici. Pertanto, come indicato nella EULA di Windows 10 Home, il sistema operativo verifica periodicamente la presenza di aggiornamenti e li installa senza l’intervento dell’utente.
In tutte le precedenti versioni di Windows è disponibile l’opzione per il download manuale, eliminata nell’edizione base del nuovo sistema operativo, ovvero quella che verrà usata dalla maggior parte delle persone. Gli aggiornamenti automatici garantiscono sicuramente la massima sicurezza (molti utenti non installano le patch per anni), ma potrebbero causare problemi di compatibilità e rendere inutilizzabile il computer. Diverse volte Microsoft ha rimosso la patch “difettose” da Windows Update.
Gli utenti che utilizzeranno Windows 10 Professional potranno differire il download degli aggiornamenti per un tempo massimo di 8 mesi. Dopo questo termine non sarà possibile scaricare nemmeno le patch di sicurezza. Per Windows 10 Enterprise, invece, la finestra temporale è più ampia e può raggiungere i 3 anni, in quanto si presuppone che sui computer aziendali vengano eseguite solo applicazioni approvate.