ENAC (Ente Nazionale di Aviazione Civile), dopo una lunga attesa, ha pubblicato il nuovo regolamento dedicato ai mezzi aerei a pilotaggio remoto, categoria che comprende anche i droni, vero fenomeno commerciale degli ultimi mesi. L’obiettivo del nuovo regolamento, secondo ENAC, è quello di offrire risposte concrete a tutte le nuove tematiche che coinvolgono il mondo degli APR soprattutto sul fronte della sicurezza. Le novità introdotte da ENAC toccano vari aspetti focalizzandosi su alcuni punti importanti sia per quanto riguarda l’uso professionale del mezzo che per l’uso amatoriale. Ma proprio su questo ultimo punto una frase non proprio chiara del regolamento sta facendo molto discutere perché darebbe adito all’interpretazione che ad un modellista sarebbe vietato l’utilizzo di una telecamera a bordo del proprio drone.
Droni: regolamento ENAC per uso professionale
Per quanto riguarda l’utilizzo professionale dei droni, tutti gli operatori autorizzati ENAC potranno utilizzare i loro mezzi per volare anche sopra i centri urbani e le città a patto di non sorvolare assembramenti anomali di persone.
Dunque, vietato per i piloti autorizzati sorvolare, per esempio, cortei e manifestazioni. Tuttavia per poter volare in uno scenario simile i droni devono essere dotati di infrastrutture software e hardware che possano garantire la massima sicurezza anche nel caso di perdita di controllo. Trattasi, dunque, di uno scenario molto interessante e che apre nuove prospettive di lavoro anche se dal punto di vista tecnico è di difficile realizzazione, almeno per il momento. Nel regolamento arriva, inoltre, anche una nuova categoria di mezzi sotto i 300 g di peso al decollo. Ai piloti, per questi mezzi, non è richiesto nessun attestato per operare anche in situazioni critiche, fermo restando l’obbligo di garantire la massima sicurezza operativa.
I droni potranno, essere inoltre, utilizzati adesso anche per trasportare merci e i piloti potranno pilotarli a vista sino a 500 metri orizzontalmente e sino a 150 metri verticalmente.
Droni: regolamento ENAC per i modellisti
Per quanto riguarda gli appassionati, i così detti aeromodellisti, il nuovo regolamento ENAC conferma la necessità di volare solo in zone opportunamente selezionate con la possibilità di spingere i droni sino a 200 metri sul piano orizzontale e sino a 70 metri in verticale. Le zone di volo devono essere lontane da edifici, installazioni e infrastrutture varie e lontane almeno 5 km dal perimetro di un aerodromo privo di ATZ.
Tuttavia, ENAC ha aggiunto una voce al regolamento per gli aeromodellisti che sta suscitando molti dubbi e polemiche.
Il nuovo regolamento recita:
Su un aeromodello utilizzato in un luogo aperto al pubblico non possono essere istallati dispositivi o strumenti che ne configurino l’uso in operazioni specializzate.
Questo comma, potenzialmente, potrebbe prefigurare il divieto di installare sui modelli dei droni le normali videocamere come le GoPro che oggi sono presenti nel 99% di tutti i modelli.
Il regolamento evidenzia come le “operazioni specializzate” si prefigurino come:
attività che prevedono l’effettuazione, con un SAPR, di un servizio professionale a titolo oneroso o meno, quale ad esempio: riprese cinematografiche, televisive e servizi fotografici, sorveglianza del territorio o di impianti, monitoraggio ambientale, impieghi agricoli, fotogrammetria, pubblicità, addestramento.
Dunque, anche se un appassionato vola per riprendere e fotografare un paesaggio per se stesso, l’utilizzo di una qualsiasi fotocamera potrebbe contravvenire il regolamento ENAC perché renderebbe il drone potenzialmente abile a compiere operazioni specializzate.
Difficile pensare che ENAC voglia azzoppare l’intero mercato dei droni visto che oggi il 99% dei nuovi modelli dispone di fotocamere/videocamere capaci di scatti e riprese di qualità, tuttavia è opportuno che il legislatore faccia chiarezza su questo importante punto.
Il nuovo regolamento ENAC entrerà in vigore 60 giorni dopo la sua pubblicazione e dunque le regole saranno operative dal prossimo 15 settembre.