Arriva ancora una volta da Somma Lombarda, in provincia di Ravenna, un’innovazione 100% made in Italy per quanto riguarda il sempre più vivace mercato delle stampanti 3D. L’azienda WASP ha messo a punto, con un percorso di ricerca e sperimentazione durato oltre due anni, il primo estrusore per materiali ceramici applicabile alla quasi totalità dei modelli oggigiorno disponibili in commercio.
Si chiama LDM WASP Extruder e l’acronimo sta a indicare Liquid Deposit Modeling. Il principale punto di forza dell’estrusore è costituito dalla sua capacità di interrompere e riprendere il flusso quando necessario, assicurando al tempo stesso una precisione del tutto simile a quella ottenuta con i più tradizionali polimeri plastici. Questo è reso possibile dalla tecnologia equipaggiata, che si basa sull’impiego di un sistema a vite e di uno a pressione. Il degasatore, inoltre, elimina in modo del tutto automatico eventuali bolle d’aria presenti nell’impasto, scongiurando il rischio di rovinare il risultato finale.
Il serbatoio fornito in dotazione ha una capacità pari a 7 Kg, ma su richiesta è possibile installarne uno più grande da 15 Kg. Al suo interno si trova un pistone con due guarnizioni a 4 bar che spinge il materiale lungo il tubo di teflon dal diametro pari a 12 mm collegato all’estrusore. Sul tappo di chiusura posteriore è presente una valvola di sicurezza tarata a 8 bar. Sia la vite che la camera sono facilmente sostituibili nel caso di usura. Ecco quanto contenuto nel kit commercializzato da WASP.
- Serbatoio da 3 litri;
- pistone di estrusione;
- riduttore di pressione;
- valvola di sicurezza;
- 1 Kg di porcellana;
- coclea e camera di pressione intercambiabile;
- motore stepper ad alta coppia;
- scheda di memoria SD con il file .STL del supporto per i modelli PowerWASP e DeltaWASP, le informazioni necessarie al montaggio e video per la preparazione degli impasti.