Quella offerta dalle stampanti 3D è una tecnologia relativamente nuova, ma già sufficientemente matura da poter permettere a chiunque di sfruttarne le enormi potenzialità. Con una spesa non troppo elevata, anche inferiore al migliaio di euro se si accetta qualche compromesso, è possibile acquistare un dispositivo in grado di generare pressoché qualsiasi oggetto in materiale termoplastico, PLA (PolyLactic Acid) o ABS (Acrylonitrile Butadiene Styrene). E con una spesa pari a pochi euro è possibile trasformare una qualsiasi immagine bidimensionale in un oggetto reale, colorato, tangibile ed utilizzabile per una molteplicità di funzioni. La stampa 3D può dunque tramutare qualunque disegno in un oggetto, purché i passaggi siano compiuti con la giusta qualità e con le giuste considerazioni tecniche di base.
Noi di Webnews abbiamo deciso di dar vita al logo che campeggia su ogni pagina del portale, trasformandolo da immagine bidimensionale a oggetto 3D. Il procedimento potrebbe sembrare complesso a chi non ha alcuna esperienza in questo campo, ma grazie ai tanti software open source in circolazione e a qualche suggerimento si rivela alla portata di tutti, anche per chi non ha dimestichezza con filamenti, file STL e altri aspetti tecnici. Ripercorriamo di seguito le fasi più importanti del video tutorial realizzato da Matteo Balzarotti, in arte Balza 3D, che attraverso il suo canale YouTube condivide regolarmente filmati, guide e approfondimenti dedicati alla stampa in tre dimensioni.
Da immagine 2D a oggetto 3D
La prima cosa da fare è scegliere a quale programma affidarsi per trasformare l’immagine o la scritta bidimensionale in un file da dare in pasto alle stampanti 3D. Ce ne sono molti: ArtCam (a pagamento, più adatto all’ambito industriale), FreeCAD (gratuito, ottimo per prendere confidenza con il disegno in tre dimensioni), Tinkercad (gratuito, funziona all’interno del browser), eXtrudy (adatto alla creazione di modelli complessi), Inkscape (per la grafica vettoriale) e OpenSCAD (disegno da riga di comando). Per la stampa del logo di Webnews si è scelta l’accoppiata formata da Inkscape e OpenSCAD.
http://www.youtube.com/watch?v=uhrcVaz4QmA
Dopo aver preparato l’immagine contenente il logo, bisogna aprirla con Inkscape. Il software richiede un disegno vettoriale, che è possibile generare partendo da qualsiasi JPG o PNG in modo semplice, sfruttando strumenti online come Online Converter. Si ottiene così il file SVG da aprire, dopodiché bisogna fare click sul menu “Estensioni” di Inkscape, selezionare la voce “Genera da tracciato” e infine “Path to OpenSCAD”. Attenzione: l’estensione utilizzata si trova in download gratuito su GitHub e va installata prima di iniziare la procedura.
Selezionare il percorso in cui generare il file SCAD specificando l’altezza in 5 mm (lo spessore del materiale stampato) e il valore “0,01” nel campo “Smoothing” per assicurare un dettaglio elevato del risultato finale. Il file ottenuto va aperto successivamente in OpenSCAD in modo da generare automaticamente il codice che andrà poi a regolare il tracciato seguito dall’estrusore della stampante. A questo punto non resta che fare click su “Design” e “Compile and Render”, dopodiché dal menu “File” scegliere “Export” e infine “Export ad STL”.
L’ultimo step consente di regolare le dimensioni dell’oggetto da stampare all’interno del software di slicing, in questo caso Cura, impostando ad esempio l’altezza del profilo in modo che il logo possa restare in equilibrio quando appoggiato su qualsiasi superficie, oltre all’orientamento della stampa (orizzontale o verticale). Al termine del processo di stampa, con l’impiego di alcuni filamenti, potrebbe essere necessario eliminare sbavature dovute alle ritrazioni, come mostrato alla fine del video tutorial allegato qui sopra.
Il risultato finale è invece quello visibile nella galleria di immagini seguente, con il logo stampato in 3D affiancato ad alcuni dei dispositivi che abbiamo avuto modo di provare negli ultimi mesi.