Il gruppo di Mountain View ha intenzione di moltiplicare i propri sforzi per quanto riguarda la Google self-driving car, ovvero il veicolo a guida autonoma già in fase di test sulle strade pubbliche di California e Texas. Stando a quanto dichiarato da Sarah Hunter, policy head della divisione X, l’azienda produrrà alcune centinaia di vetture entro la fine dell’anno e non solamente 100 come previsto inizialmente.
Questo permetterà ai membri del team di capire meglio in che modo funziona la tecnologia, come viene sviluppata e le modalità di integrazione all’interno di una self-driving car costruita da zero. Parlando alla California Public Utilities Commission, Hunter ha fatto intendere che il motore di ricerca non esclude la possibilità di realizzare anche un’auto ibrida capace di guidare senza l’intervento dell’uomo. Una scelta che potrebbe essere operata sulla base delle difficoltà che possono insorgere quando si desidera di coprire tratte a lunga percorrenza con un veicolo esclusivamente elettrico, a causa di batteria dalla capacità ancora limitata e di una rete di stazioni per la ricarica non capillare.
Un nostro modello di produzione delle automobili per la vendita richiederà la stessa tecnologia di ricarica dei veicoli elettrici esistenti oggi. Le nostre vetture prototipo sono completamente elettriche, ma ciò non significa che un eventuale auto destinata alla produzione di massa non possa essere ibrida.
Nell’occasione sono stati forniti anche alcuni dettagli in merito al funzionamento degli attuali veicoli a guida autonoma (una versione modificata della Lexus RX 450h) e di ciò che cambierà in quelli che giungeranno sul mercato nel corso dei prossimi anni.
Tutte le auto hanno un pulsante “Vai", un pulsante “Per favore rallenta e fermati" e un pulsante “Fermati velocemente". L’intenzione è quella di permettere al passeggero di salire sul veicolo, di pronunciare nel microfono “Portami al Safeway" e far gestire l’intero viaggio alla vettura.