Diverse case automobilistiche offrono app per smartwatch che permettono di controllare i veicoli a distanza. Al gruppo si aggiunge ora il produttore statunitense con MyFord Mobile per Android Wear e Apple Watch. Gli utenti che possiedono specifiche auto elettriche e ibride possono devono solo aggiornare le app per Android e iOS disponibili sui rispettivi store. Non è noto se la compatibilità verrà in seguito estesa ad altri modelli.
MyFord Mobile per iOS e Android
La nuova versione di MyFord Mobile per iOS e Android consente di controllare alcuni dati importanti direttamente sullo smartwatch, quindi senza utilizzare l’app installata sullo smartphone. L’interfaccia è stata progettata per offrire la migliore esperienza d’uso, indipendentemente dal tipo di orologio digitale. Le watch face e i vari elementi grafici sono chiaramente visibili anche sugli smartwatch con display rotondo, come il nuovo Moto 360. L’app è al momento compatibile con tre automobili del parco macchine Ford: C-MAX Energi, Focus Electric e Fusion Energi.
MyFord Mobile permette di verificare l’autonomia e il livello di carica della batteria, leggere i chilometri percorsi, attivare il climatizzatore, aprire/chiudere le portiere, mostrare le indicazioni per trovare l’auto parcheggiata e visualizzare un riassunto dell’ultimo viaggio con diversi dati interessanti, come la distanza percorsa con il motore elettrico e l’equivalente consumo di carburante.
Un grafico mostra anche l’efficienza della guida, attraverso un numero variabile di foglie verdi correlato alle accelerazioni e all’uso dei freni. Ford ha inoltre aggiornato le app principali per smartphone, includendo la ricerca delle stazioni di servizio su Google Maps.
La strada verso gli smartwatch
L’aggiornamento dell’applicazione Ford porta l’Ovale Blu ad occupare una posizione di avanguardia in un movimento che appare ineludibile: l’incontro tra l’automotive e la tecnologia indossabile passerà giocoforza attraverso gli smartwatch, poiché l’orologio rappresenta una delle periferiche più naturali per consentire una interazione continua tra l’uomo ed il proprio veicolo. L’ombra lunga di KITT arriva fin dagli anni ’80, ma sfuma oggi in una chimera che sta per diventare poco per volta realtà. Ford ha pertanto voluto occupare lo spazio venutosi a creare portando avanti le proprie risorse e la propria ricerca: l’app rappresenta il filo rosso che unisce uomo e macchina attraverso un orologio intelligente, pensando al tutto come ad una soluzione software e pertanto nel tempo adattabile a qualsiasi piattaforma e qualsiasi supporto hardware.
Non conta quale orologio utilizzi l’utente, né quale sistema operativo preferisca: la scelta di Ford è una scelta di sviluppo autonomo che porta sullo smartwatch un’estensione immateriale del sistema nervoso dell’automobile. E le opportunità future sono infinite: l’evolversi degli smartwatch aprirà nuove opportunità, l’esplosione della motricità elettrica renderà maggiormente scalabili gli investimenti e le basi gettate da Ford nello sviluppo per automotive completeranno un quadro già di per sé ricco. Si apre dunque un fronte destinato ad una vorticosa evoluzione: chi l’avrebbe detto, solo pochi anni or sono, che automobili ed orologi avrebbero potuto essere i nuovi veicoli trainanti dell’innovazione in digitale?