Il progetto RoboBee messo in campo negli anni scorsi da un team dell’Università di Harvard continua nel suo percorso di evoluzione. Come si può intuire già dal nome, si tratta di una piccola unità robotica che simula il comportamento di un insetto, già in grado di volare e ora anche di nuotare quando immerso in acqua. La novità è stata annunciata nei giorni scorsi.
Le dimensioni sono inferiori a quelle di una tradizionale graffetta e il peso è di circa 0,1 grammi. Per questo motivo, al momento, il robot viene alimentato tramite un piccolo cavo connesso all’estremità, ma in futuro potrà equipaggiare una minuscola batteria sviluppata ad hoc per fornire l’alimentazione necessaria al movimento. A rendere particolarmente interessante la nuova abilità subacquea dell’unità è il fatto che non sono state apportate modifiche strutturali o a livello hardware: l’unica differenza sta nella frequenza con la quale RoboBee sbatte le proprie ali hi-tech: 120 Hz in aria e solo 9 Hz quando si trova immerso. Il video seguente, realizzato in slow motion, ne è la dimostrazione.
Uno dei problemi da risolvere riguarda il fatto che, attualmente, la superficie dell’insetto robot è talmente ridotta che al contatto con l’acqua fatica ad immergersi. Per facilitare l’operazione, le ali sono state ricoperte con un materiale tensioattivo. Un’altra difficoltà che gli ingegneri sono chiamati ad affrontare è quella che riguarda il momento in cui il robot emerge dall’acqua per tornare a volare: il peso delle gocce rimaste “a bordo” e la necessità di dover cambiare bruscamente la frequenza del battito rappresentano due sfide non semplici per il team di ricercatori al lavoro sul progetto. Va precisato che, anche sott’acqua, la direzione del robot e i suoi spostamenti possono essere controllati e guidati con precisione da remoto, proprio come avviene con un drone.