È da pochissimi giorni in alcune sale statunitensi, per le primissime première, ma sta già monopolizzando la critica dedicata all’universo della mela morsicata. Il nuovo film su Steve Jobs, per la sceneggiatura di Aaron Sorkin e la regia di Danny Boyle, sta facendo discutere sin dalle fasi preliminari, tra le défaillance celebri del cast e il cambio di casa di produzione. E dopo il blando scontro a distanza proprio tra Sorkin e Tim Cook, è oggi John Sculley a esprimere la propria opinione. L’ex CEO di Apple, a capo dell’azienda in concomitanza con l’abbandono di Jobs negli anni ’80, ha spiegato infatti come la pellicola sia un buon prodotto di intrattenimento, ma fallisca nel raccontare l’iCEO nella sua interezza.
La pellicola basa la sua narrazione sulla famosa biografia di Walter Isaacson, il best seller pubblicato a pochi giorni dalla scomparsa dell’iCEO nel 2011. John Sculley, ex CEO di Apple, ha così descritto la produzione cinematografica, dal suo punto di vista privilegiato, avendo vissuto in prima persona gli eventi narrati:
È d’intrattenimento straordinario, ma racconta davvero un solo aspetto della personalità di Jobs. Parte della sua personalità era caratterizzata dall’essere un appassionato perfezionista, ma ve ne sono molte altre. […] Il giovane Steve Jobs che ho conosciuto aveva un grande senso dell’umorismo. Quando ci incontravamo, è stato in molte occasioni davvero caloroso. Aveva davvero a cuore le persone con cui lavorava ed era una buona persona. Quindi, credo che questi aspetti non siano quelli su cui il film si è focalizzato.
Non è però tutto, poiché Sculley spiega anche come la narrazione si prenda diverse libertà nel raccontare le vicende di Apple e di Steve Jobs, romanzandone forse la storia. Così svela il Wall Street Journal:
Mentre il film mostra due successivi incontri tra Jobs e Sculley dopo l’abbandono di Jobs da Apple, nella realtà ve n’è stato soltanto uno. Sculley non rivela ciò che Jobs ha detto in quell’incontro, ma spiega come nel film “siano state prese molte licenze creative”.
La pellicola continuerà probabilmente a fare discutere, anche in relazione a una notizia riportata sempre dal Wall Street Journal qualche giorno fa. Secondo quanto rivelato, infatti, la vedova Laurene Powell avrebbe cercato di fermare la produzione del film. Il rilascio ufficiale negli Stati Uniti avverrà questo venerdì, per raggiungere tutti gli stati entro il 23 ottobre. Al momento, non è nota una data di proiezione in Italia.