Il primo passo ufficiale di Jack Dorsey come nuovo CEO di Twitter è quello di ufficializzare il licenziamento dell’8% della forza lavoro del social network (336 persone). Trattasi di una scelta difficile e dolorosa, come sottolineato dallo stesso Jack Dorsey, ma necessaria per rendere più snello il social network e consentire una sua più rapida crescita.
Made some tough but necessary decisions that enable Twitter to move with greater focus and reinvest in our growth. http://t.co/BWd7EiGAF2
— jack (@jack) October 13, 2015
La divisione engineering sarà quella che subirà la maggior parte dei tagli ma questo, secondo i pieni dell’azienda, consentirà di renderla più agile e snella. Ovviamente, sebbene focalizzati in questa divisione, i tagli di organico dovrebbero riguardare anche altre strutture del social network. Questo doloroso piano di licenziamenti fa parte di un progetto di ristrutturazione della società di più largo respiro approvato dal consiglio di amministrazione con l’obiettivo di permettere al social network di crescere più velocemente. Piano di ristrutturazione che dovrebbe costare alla società tra i 10 ed i 20 milioni di dollari. Nel corso degli ultimi mesi, con l’azienda che mostrava tassi di crescita molto blandi, molti analisti finanziari avevano puntato il dito sullo staff stesso del social network giudicato eccessivamente sovradimensionato cosa che comportava improduttivi rallentamenti allo sviluppo di molti progetti.
Con questo taglio della forza lavoro, oltre a consistenti risparmi dal punto di vista finanziario, la struttura di Twitter dovrebbe adesso risultare sufficientemente snella da permettere di portare a termine rapidamente tutti i progetti che potrebbero portare il social network ad uscire dalla crisi.
Un progetto che agli analisti finanziari sembra piacere, tanto è vero che a seguito dell’annuncio della ristrutturazione, il titolo in borsa di Twitter è volato verso l’alto.