Due delle più interessanti novità introdotte da Google con il sistema operativo Android 6.0 Marshmallow riguardano una migliore gestione nella durata della batteria e il pieno supporto all’utilizzo dei sensori per la lettura delle impronte digitali, utile sia per l’autenticazione ai servizi che per operazioni come i pagamenti o lo sblocco dei dispositivi. Si tratta di feature sulle quali il gruppo di Mountain View punta molto per il futuro del proprio ecosistema mobile.
La dimostrazione arriva anche dalla documentazione CDD (Compatibility Definition Document) in cui bigG stabilisce alcune regole per i partner OEM, ovvero i produttori di terze parti che realizzeranno smartphone e tablet basati sul nuovo sistema operativo. Per quanto riguarda la modalità Doze, ad esempio, sarà obbligatorio integrarla nei software a bordo dei device senza apportarvi alcuna variazione. In questo modo Google si assicura che, dal punto di vista dell’autonomia, tutti gli utenti Android possano godere di un’esperienza di fascia alta. Le aziende saranno dunque obbligate a mostrare agli utenti quali app sono escluse dalla modalità Doze, che entra in azione durante lo standby per ridurre al minimo i consumi.
Per quanto riguarda invece il lettore di impronte digitali, integrato su Nexus 5X e Nexus 6P con al tecnologia Imprint, Google ne consiglia fortemente l’integrazione sui nuovi device commercializzati. Inoltre, bigG spinge verso l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari per mantenere i dati personali degli utenti al sicuro, innanzitutto utilizzando le API ufficiali di Google. Ancora, gli smartphone e i tablet dotati di sensore che riceveranno un aggiornamento ufficiale a Marshmallow, potrebbero richiedere ai legittimi proprietari di ripetere il processo di configurazione, poiché rispetto a quanto avveniva con Lollipop la gestione delle impronte è evoluta e cambiata notevolmente.