Il Canone della RAI, cioè la tassa sul possesso della TV, sarà dovuto solo da chi possiede un televisore e non sarà in alcun modo collegato al possesso di smartphone, tablet o PC. La conferma arriva direttamente dal sottosegretario Antonello Giacomelli durante un’intervista a 24 Mattino su Radio 24. La precisazione risulta importante soprattutto poiché arriva nelle ore in cui in Italia approda Netflix, un modo nuovo di intendere la tv e che giocoforza andrà in rotta di collisione con quello che è il mondo televisivo pensato a livello legislativo e di produzione tradizionale.
Il sottosegretario ha dunque confermato che rispetto al passato non cambierà nulla, almeno per il momento. Quindi tutte le voci che affermano che la tassa sarebbe stata collegata anche al possesso dei dispositivi mobile, potenzialmente in grado di accedere alle trasmissioni televisive della RAI, non hanno trovato conferma. L’esponente del Governo ha anche affrontato il tema dell’evasione della tassa e dell’eventuale multa collegata. Per quanto riguarda la multa, l’attuale legge prevede già una sanzione compresa tra 2 e 6 volte il valore del Canone ma l’orientamento attuale sarebbe quello di eliminare questa forbice e di stabilire la sanzione pari a 5 volte il valore della tassa, cioè a 500 euro. Comunque nulla è ancora stato deciso, sarà il Parlamento a decidere.
Dichiarare il falso sul possesso della TV comporterà un reato, ma già una legge del 2000 stabiliva che certificare qualcosa di falso è un reato, dunque non cambierà nulla rispetto al passato. Nella nuova Legge di Stabilità, comunque, tale passaggio sarà sottolineato. Per gli attuali evasori non ci sarà nulla da fare in quanto è impossibile dimostrare che in passato possedessero davvero la TV e dunque avessero l’obbligo di dover pagare la tassa.
Infine, il Canone arriverà solo nella bolletta elettrica dell’abitazione in cui gli utenti hanno la residenza senza alcun costo aggiuntivo. Per dimostrare di essere esentati dal pagamento, gli utenti dovranno dimostrarlo attraverso modalità che saranno stabilite dal decreto attuativo.