Con un post comparso sul blog dedicato agli investitori, Google ha rivelato pubblicamente i risultati finanziari raggiunti nel corso dell’ultimo trimestre, ovvero il Q3 2015. È stato un periodo insolito per il gruppo, che proprio nel mese di agosto ha annunciato una profonda riorganizzazione societaria, portando alla nascita di Alphabet e a ciò che ne consegue. La crescita, se confrontata con i numeri dell’anno precedente, è significativa sia dal punto di vista delle entrate che per quanto riguarda i ricavi netti.
Per la precisione, il segno positivo tocca il 13%, con 18,7 miliardi di dollari in ingresso e un introito netto da 3,979 miliardi di dollari (2,739 miliardi di dollari nel Q3 2014). La fetta più grande arriva dai siti Web del gruppo, con circa 13 miliardi di dollari, mentre il 16% è da attribuire ad “altre fonti”, tra cui rientra l’intero business legato alla linea Nexus e quello derivante dalla vendita di contenuti attraverso la piattaforma Play Store, per un totale pari a 1,89 miloardi di dollari (+11% in un anno).
L’incasso proveniente dal circuito di advertising, di cruciale importanza per il business di bigG, è salito del 23% in dodici mesi e del 6% in un trimestre: il numero di click fa segnare un +35% in un anno (+7% in tre mesi). Prosegue invece il trend al ribasso per il costo di un singolo click, in discesa dell’11% in un anno e dell’1% dal trimestre precedente.
Le spese operative sono state pari a 6,93 miliardi di dollari, circa il 37% delle entrate. Google ha chiuso il Q3 2015 con una disponibilità economica di 72,76 miliardi di dollari (61,1 miliardi di dollari alla fine del Q3 2014). Si segnala infine una netta tendenza positiva anche per quanto riguarda i numeri relativi al personale: i dipendenti totali della società sono ora 59.976, una crescita consistente se paragonati ai 51.544 di dodici mesi fa.