Google Nexus 5X, riparabilità ottima

Il Nexus 5X è il modello più economico della coppia di smartphone annunciati da Google a fine settembre. Gli esperti di iFixit hanno smontato il device prodotto da LG, scoprendo che può essere riparato con estrema facilità. Il giudizio aggiunge ulteriore valore al Nexus 5X, in quanto il cosiddetto “fai da te” viene ormai precluso dalla maggioranza dei dispositivi mobili presenti sul mercato, tranne qualche notevole eccezione.

La cover posteriore è fissata al telaio tramite normali clip. Google non ha scelto materiali premium per il Nexus 5X, quindi il policarbonato semplifica l’apertura dello smartphone, evitando l’uso della colla. Apparentemente, la batteria da 2.700 mAh sembra facile da rimuovere, ma il suo connettore è nascosto dal midframe, diviso in due parti, che contiene l’altoparlante frontale e il lettore di impronte digitali Nexus Imprint. Dopo aver rimosso le due fotocamere da 12,3 e 5 megapixel si può accedere alla scheda madre.

Sui due lati del circuito stampato sono saldati tutti i componenti principali: processore Qualcomm Snapdragon 808, 2 GB di RAM (Samsung), 16 GB di memoria flash eMMC 5.0 (Toshiba), diversi chip prodotti da Qualcomm (LTE Transceiver, Quick Charge 2.0, Power Management, audio, WiFi 802.11ac). La porta USB Type-C, come su LG G4, è saldata alla motherboard, quindi è necessario sostituire tutta la scheda se non funziona più.

Al termine del teardown, iFixit ha assegnato al Nexus 5X un punteggio di 7/10, in quanto la batteria può essere sostituita, analogamente ad altri componenti. Il difetto maggiore, comune a molti smartphone, è l’uso di un display LCD fuso con il vetro. Lo smontaggio del dispositivo non richiede strumenti professionali. I singoli pezzi sono tenuti insieme da viti standard. Il Nexus 5X sarà in vendita dal 9 novembre a partire da 479,90 euro.