Pagare con lo smartphone è anche una questione d’età. È quanto dimostra un recente studio di Phoenix Marketing International, pronto a svelare come Apple Pay conquisti più la cosiddetta Generazione X rispetto ai più giovani Millennials. Nel frattempo, il tasso di adozione cresce, ma molto lentamente.
Lo studio, presentato questa settimana alla convention Money 20/20 di Las Vegas, svela come Apple Pay sia utilizzato dal 14% delle abitazioni statunitensi dove è disponibile una carta abilitata. Un risultato promettente per una tecnologia così giovane, sebbene diversi competitor offrano sistemi analoghi da diversi anni, nonostante si registri una riduzione nella velocità di adozione. Secondo quanto svelato da Greg Weed, direttore della Card Performance Research, l’adozione di Apple Pay si attestava sull’11% a quattro mesi dal lancio, per poi aumentare al 14% nell’anno successivo. Non è però tutto: da un sondaggio effettuato su un campione di 15.000 utenti, emerge come la Generazione X sia più incline a provare il pagamento mobile di Cupertino, mentre la stessa proposta vede meno appeal fra i Millennials. Questi ultimi, seppur in un gruppo numericamente inferiore, segnano però il maggiore ricorso attivo alla tecnologia.
Alla prima disponibilità di Apple Pay sul territorio statunitense, il 15% degli appartenenti alla Gen X, ovvero la fascia d’età fra i 35 e i 48 anni, usava attivamente il pagamento NFC. Le rilevazioni effettuate entro lo scorso settembre, però, hanno dimostrato un promettente incremento di questa fascia, con una percentuale attiva cresciuta al 23%. Di tutti gli utenti di Apple Pay, inoltre, la Generazione X costituisce il 48% del campione, contro il 42% dei Millennials, ovvero la fascia d’età tra i 34 a i 18 anni. Quest’ultima fascia, sebbene sveli meno iscritti al servizio, segna però un utilizzo attivo più alto: il 26%.
Oltre ai dati demografici, dallo studio emergono altri interessanti dettagli su Apple Pay. L’86% di tutte le carte associate al servizio sono carte di credito, a cui segue un 49% di carte di debito e un 22% di prepagate. Le percentuali, naturalmente, sono da considerare in ottica cumulativa: ogni utente, infatti, può associare al proprio account più metodi di pagamento alla volta. Di tutti gli utenti attivi, inoltre, il 79% riferisce di aver sostituito i pagamenti canonici con quelli contactless.