Non è ancora disponibile per i consumatori di gran parte del mondo, eppure ha già totalizzato quota 40 milioni di utenti. Il riferimento è a News, l’aggregatore di notizie voluto da Apple in iOS 9, al momento disponibile solo negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia. A svelarne le promettenti cifre è Tim Cook, a margine della presentazione dei dati record per il Q4 del 2015. Al momento, non è dato sapere quando il servizio sbarcherà in altre nazioni.
Con il lancio di iOS 9 lo scorso settembre, Apple ha introdotto una nuova funzione per il sistema operativo mobile: News. Si tratta di un aggregatore di notizie dalle più note fonti certificate, dai quotidiani ai magazine di culto, affinché risulti facilmente consultabile su iPhone e iPad, così da ottenere una visione veloce ma completa delle novità del giorno. Il software, in altre parole, è la risposta di Apple ad altre piattaforme di terze parti, quali ad esempio Flipboard. La peculiarità, tuttavia, è la presenza di una fitta redazione che sceglie e organizza i contenuti, nonché una visualizzazione particolarmente elegante e comoda per il lettore finale.
Così come ormai noto da diversi mesi, nella sua primissima fase di vita News è risultato disponibile solamente negli Stati Uniti, per poi estendersi con iOS 9.1 anche nel Regno Unito e in Australia. Secondo quanto dichiarato dal CEO, il servizio sarebbe già a quota 40 milioni di utenti, sebbene non venga specificato il contesto della misurazione. Così come sottolinea 9to5Mac, infatti, non è dato sapere se la cifra comprenda gli utilizzatori davvero attivi o chiunque, di tanto in tanto, abbia provato l’applicazione.
Qualche settimana fa il servizio di Cupertino è finito al centro di una breve polemica, per le limitazioni previste sul territorio cinese. News, infatti, non prevede dei confini geografici nelle nazioni dove è abilitato: un utente statunitense, di conseguenza, può leggere le proprie notizie anche quando è in viaggio all’estero. Uno sviluppatore, tuttavia, ha condotto dei test per dimostrare come l’entrata sul territorio cinese comporti la disattivazione temporanea del servizio, forse date le limitazioni governative locali e vigenti sull’informazione. Al momento, infine, non è stata ancora prevista una precisa data di lancio in Italia.