Prosegue senza sosta l’espansione di Apple Pay, il servizio di pagamento NFC lanciato lo scorso anno da Cupertino. A pochissimi giorni dal lancio canadese, un nuovo paese viene aggiunto agli abilitati: l’Australia. Un fatto che lascia ben sperare vi possa essere un imminente approdo anche in altre parti del mondo, tra cui la gran parte delle nazioni del Vecchio Continente. Sui piani della mela morsicata, così come su eventuali date, al momento non vi sono però dettagli aggiuntivi.
A oltre un anno di distanza dal primissimo lancio, Apple Pay è oggi disponibile ancora per un gruppo ristretto di nazioni. Oltre agli iniziali Stati Uniti, la scorsa estate si è aggiunto anche il Regno Unito, a cui hanno fatto seguito negli ultimi giorni il Canada e l’Australia. Un servizio non ancora al massimo delle proprie possibilità, tuttavia, quello per gli utenti canadesi e australiani: al momento sono infatti abilitare soltanto le transazioni sul circuito American Express, poiché pare che gli accordi con altre banche e altrettanti intermediari finanziari non siano stati ancora finalizzati.
Dalle pagine informative di Apple Pay, si apprende come in Australia altre carte di credito, così come servizi di loyalty per l’utente, saranno ben preso inseriti nella lista di compatibilità del servizio. Un fatto che lascia ben sperare per le evoluzioni future, per una conferma che non ha invece trovato eguali in Canada. Nel frattempo, si continua a parlare dell’espansione in Europa, oltre al Regno Unito: nelle ultime settimane si è vociferato della non troppo segreta inclusione della Spagna, dove gli accordi sarebbero andati a buon fine, sebbene dalla società californiana non giunga nessun dettaglio in merito. Nessuna informazione, invece, è emersa sul conto dell’Italia, dove il sistema non è comunque atteso prima della seconda metà del 2016. Non resta quindi che attendere le prossime mosse di Apple, per scoprire quanto tempo separerà lo Stivale dalle comode transazioni via iPhone e Apple Watch.