I risultati finanziari raggiunti da Google nell’ultimo trimestre fotografano un incremento pari al 13% in un anno per quanto riguarda gli introiti derivanti dalle pubblicità online, per un totale di 16,7 miliardi di dollari. Tenendo in considerazione queste cifre, le parole di Urs Hölzle (Senior VP of Technical Infrastructure) pronunciate alla Structure Conference di San Francisco lasciano intendere l’arrivo di una rivoluzione radicale per il business di bigG: entro cinque anni il volume d’affari legato ai servizi cloud dell’azienda arriverà a superare, in termini di profitti, quello relativo all’advertising.
Un primo passo in questa direzione è rappresentato da un post, firmato da Sundar Pichai, pubblicato sul blog ufficiale. Si parla della nomina di Diane Greene (da tre anni già nel consiglio di amministrazione di bigG), co-fondatrice di VMWare, a capo di una nuova divisione creata per incorporare i team di Google Cloud Platform, Google for Work e Google Apps, che si concentrerà in primis sui servizi dedicati alle realtà professionali. Nell’occasione il CEO ha anche annunciato l’imminente acquisizione di una startup creata proprio dalla stessa Greene negli anni scorsi: bebop. Di seguito un estratto del comunicato in forma tradotta.
Questo nuovo business unirà prodotti, sviluppo, marketing e vendite, permettendoci di operare in modo più integrato e coordinato. Il cloud computing sta rivoluzionando il modo di vivere e lavorare delle persone: non c’è nessuno migliore per guidare il progetto in questo settore.
Tenendo conto del volume d’affari generato, attualmente le piattaforme cloud di Google si piazzano dietro a Microsoft Azure e Amazon Web Services. Per colmare il gap con la concorrenza, il gruppo di Mountain View ha messo in campo di recente una nuova iniziativa con il lancio di Custom Machine Types, un tool indirizzato agli sviluppatori e pensato principalmente per la creazione di soluzioni personalizzate da fornire ai clienti in modo economicamente accessibile.