Anche iPad Pro potrebbe essere presto compatibile con le funzioni di 3D Touch, purché si faccia ricorso ad Apple Pencil. Al momento non si tratta di una feature ufficialmente supportata da Cupertino, bensì del lavoro di un developer: data la rilevazione della pressione tramite la penna digitale targata mela morsicata, è teoricamente possibile abilitare le stesse funzioni contestuali oggi presenti su iPhone 6S. Non è chiaro, però, se Apple deciderà di concederle effettivamente anche per i possessori del grande tablet.
Il funzionamento di 3D Touch su iPhone 6S è ormai noto: grazie a speciali sensori inseriti tra pannello in vetro e schermo LCD, il device è in grado di misurare le variazioni di pressione delle dita dell’utente, abbinando delle feature contestuali per quelle digitazioni dall’intensità maggiore. iPad Pro non è dotato degli stessi sensori, ma il medesimo scopo può essere raggiunto tramite Apple Pencil: la punta della matita digitale, infatti, può rilevare l’intensità di pressione del tratto. Lo sviluppare Hamza Sood ha quindi elaborato un workaround per far comparire su iPad Pro gli identici menu contestuali di iPhone 6S.
Apple Pencil è stata sviluppata per adattare il tratto sullo schermo a seconda dell’uso da parte dell’utente: grazie a sensori di movimento o di pressione, la stilo può discernere tra un segno leggero e uno marcato, tra una colorazione piena o sfumata e molto altro ancora. Sood ha deciso di sfruttare questi sensori per ricreare l’ambiente digitale perfetto per 3D Touch: modificando il sistema di gestione delle finestre di iOS, quando il sistema operativo rileva un certo livello di pressione sulla punta della penna, abilita i menu contestuali tipici di iPhone 6S.
Useless project of the day: using Apple Pencil pressure data to drive the 3D Touch engine https://t.co/y3GNEZ8sfh pic.twitter.com/OwYpI9kIqD
— Hamza Sood (@hamzasood) November 23, 2015
Come già accennato, questa interessante scoperta non è ufficialmente supportata da Cupertino e, per questo, i consumatori finali non potranno approfittarne. Nel frattempo, però, Sood ha spiegato nel dettaglio il procedimento per altri sviluppatori, con i materiali su GitHub.