Una richiesta inoltrata da Astro Teller (a capo del team Google X) alla Federal Communications Commission si riferisce al test di una tecnologia sperimentale per la trasmissione dati su determinate frequenze radio, nei cieli degli Stati Uniti. Impossibile non pensare immediatamente a Project Loon, iniziativa messa in campo da bigG che prevede l’impiego di palloni aerostatici mandati in orbita nella stratosfera.
La documentazione fa riferimento a tutti i 50 stati USA e a Porto Rico. In questo caso l’obiettivo potrebbe non essere quello di combattere la piaga del digital divide (anche se il problema ancora affligge parte del territorio statunitense, soprattutto nelle zone rurali), ma di valutarne l’impiego al servizio della tecnologia fi Project Fi. L’iniziativa, per chi non ne fosse a conoscenza, ha di fatto trasformato Google in un operatore virtuale, con un network al momento accessibile solo negli Stati Uniti ed esclusivamente dai possessori del phablet Nexus 6. Il gruppo di Mountain View potrebbe avere inoltre nel mirino nuove partnership con le aziende che offrono connettività mobile, come già fatto in altri paesi.
In Nuova Zelanda, ad esempio, bigG ha siglato una collaborazione con Vodafone, mentre in Australia si è affidato a Telstra e nell’America Latina a Telefonica. Tornando ai possibili test della tecnologia negli USA, stando alle informazioni trapelate potrebbero prendere il via già l’1 gennaio 2016 e protrarsi per un periodo massimo pari a 24 mesi.
I palloni aerostatici di Project Loon sono alimentati da pannelli solari che consentono di restare in volo per dei mesi senza tornare a terra, rimbalzando il segnale Internet verso il suolo. Per incrementarne l’affidabilità, di recente il team Google X ha condotto una fase di test all’interno di un hangar in cui sono state riprodotte le condizioni climatiche tipiche della stratosfera.