Quello della California è stato uno dei territori che finora hanno maggiormente appoggiato lo sviluppo delle vetture a guida autonoma. È lì (oltre che in Texas), che fino ad oggi Google ha svolto i test della propria self-driving car, raccogliendo feedback preziosi al perfezionamento della tecnologia equipaggiata. In futuro, però, sembra che l’atteggiamento di chi governa lo stato sia destinato a cambiare.
Nella giornata di oggi il Department of Motor Vehicles ha redatto e pubblicato la bozza di una normativa sul tema, suscitando il disappunto del gruppo di Mountain View. Il motivo è presto detto: sebbene continuerà ad essere permessa la sperimentazione dei veicoli, sarà obbligatoria la presenza a bordo di un conducente abilitato alla guida. In altre parole, le auto potranno guidare da sole, ma qualcuno dovrà essere pronto in ogni momento ad assumerne il controllo, impugnando il volante e agendo sui pedali in caso di necessità. Questo il breve comunicato diffuso in merito da bigG, riportato in forma tradotta.
Con lo sviluppo di veicoli che possono trasportare chiunque dal punto A al punto B con la pressione di un pulsante, speriamo di poter trasformare la mobilità per milioni di persone, sia riducendo il numero degli incidenti causati da errori umani del 94% che permettendo di raggiungere quotidianamente la propria destinazione anche a chi non ha la possibilità di guidare un’automobile. La sicurezza è la principale priorità e la più grande motivazione per il nostro lavoro. Siamo molto delusi che la California stia limitando il potenziale delle auto a guida completamente autonoma per tutti noi che ci viviamo.
Una pessima notizia per Google, che proprio nel corso del 2016 potrebbe annunciare la nascita di una nuova divisione dedicata alle self-driving car come sussidiaria di Alphabet. DMV raccoglierà comunque feedback sulla normativa a partire dal mese prossimo e non sono escluse modifiche prima della sua approvazione definitiva e della conseguente entrata in vigore.
Altri punti della proposta riguardano la responsabilità da attribuire al conducente in caso di sinistro e l’ipotesi di offrire le vetture a guida autonoma esclusivamente in affitto, sotto forma di servizio, anziché venderle all’utilizzatore come avviene con i veicoli tradizionali.