Il 2016 potrebbe rappresentare l’entrata di Apple nel mercato della realtà virtuale. È quanto sostiene Daniel Ives, analista di Wall Street per FBR & Co., in occasione delle previsioni sulle attività del gruppo di Cupertino per l’anno a venire. Con molte aziende già impegnate su questo fronte, tra visori e altri dispositivi più declinati in termini di realtà aumentata, Apple pare non voglia perdere una fetta consistente sul mercato. Quale sia il primo prodotto a tema che verrà lanciato, però, non è dato sapere.
Secondo quanto rivelato dall’analista, in una nota distribuita agli investitori, Apple si dimostrerà “davvero aggressiva” sul fronte della realtà virtuale e aumentata nel corso del 2016. Per farlo, la società potrebbe sia allargare il proprio organico che lanciarsi in nuove acquisizioni. Ives ritiene che questi ambiti siano scontate evoluzioni per l’ecosistema iPhone e, non ultimo, rappresentino “la naturale prossima progressione della tecnologia consumer”.
Al momento, nessuna indiscrezione svela progetti avviati in quel di Cupertino in materia di realtà virtuale e aumentata, sebbene in passato siano apparsi alcuni brevetti di visori e dispositivi analoghi. Qualche movimento, seppur generico e non sufficiente per confermare eventuali progetti in corso, si è notato nell’ultimo anno, con l’acquisizione della società di motion capture Faceshift. Qualche mese prima, inoltre, è stato il turno della startup per la realtà aumentata Metaio, mentre famosa è stata l’acquisizione nel 2013 di PrimeSense, il gruppo che ha collaborato con Microsoft per elaborare la prima versione di Kinect.
Come già anticipato, senza indiscrezioni di sorta è difficile ipotizzare su quale ambito Apple sia al lavoro, anche se non si esclude i primi esperimenti giungano sul fronte della realtà aumentata. Fatta eccezione per i visori virtuali, come Oculus Rift o il Gear VR di Samsung, tutte le altre società si stanno concentrando su prodotti che mescolino la quotidianità a elementi digitali, facilitando compiti comuni. È il caso dei Glass di Google, di cui proprio oggi è apparsa una nuova versione. Non resta quindi che attendere il prossimo anno per scoprire quali saranno le strategie dell’azienda californiana.