È ancora troppo lenta la diffusione di Marshmallow, per pensare che il problema relativo alla frammentazione dell’ecosistema Android sia in fase di risoluzione. È quanto emerge dalle nuove statistiche ufficiali che Google ha rilasciato, come ogni mese, per fotografare la distribuzione delle varie edizioni, analizzando il totale dei dispositivi che hanno effettuato l’accesso alla piattaforma Play Store tramite l’applicazione ufficiale (nella settimana conclusa il 4 gennaio).
La release 6.0 del sistema operativo cresce in modo quasi impercettibile (+0,2) rispetto a quanto rilevato ad inizio dicembre, raggiungendo lo 0,7%. Procedendo a ritroso, Lollipop sale al 32,6% (+3,1% in un mese), una quota suddivisa tra il 16,9% della versione 5.0 e il 15,7% della 5.1. È la conseguenza della commercializzazione di molti dispositivi equipaggiati con questa piattaforma. Segno negativo, invece, per KitKat, che si assesta al 36,1% (-0,5%). Stessa tendenza per Jelly Bean, sceso al 24,7% (-2,2%), con il 9% delle release 4.1.x, il 12,2% delle 4.2.x e il 3,5% della 4.3. Ice Cream Sandwich scende al 2,7% (-0,2%), Gingerbread al 3% (-0,4%) e infine Froyo resiste in maniera quasi stoica ancorato allo 0,2%.
Per assistere ad una crescita significativa di Marshmallow sarà per forza di cose necessario attendere il rilascio degli aggiornamenti ufficiali da parte dei produttori, una prassi che in futuro dovrà essere obbligatoriamente snellita e resa più veloce. Solo così Google e i suoi partner possono sperare di porre rimedio a quello che, ancora oggi, rimane il vero tallone d’Achille della piattaforma Android: la frammentazione. I tentativi messi in campo fino ad oggi non hanno saputo dare i risultati sperati.