Il 2016 sarà anche ricordato per la rivoluzione attuata dal Governo sulle modalità di pagamento del Canone della RAI, cioè sulla tassa del possesso della TV. Come oramai noto, a partire da quest’anno, il Canone sarà fatto pagare all’interno della bolletta elettrica. Una misura che ha destato tanto clamore e che ha generato non poche polemiche. Tuttavia, nonostante il provvedimento sia oramai legge, sulle modalità effettive di pagamento c’è ancora molta confusione. A provare di fare un po’ di chiarezza ci prova Codici, centro per i diritti del cittadino, che ha rilasciato una sorta di vademecum al pagamento del Canone della RAI nella bolletta elettrica.
La tassa si paga solo sulla prima casa ed una sola volta all’interno dello stesso nucleo famigliare a condizione che coniuge e figli risiedano nella stessa abitazione. Nel caso i coniugi possiedano due residenze diverse, dovranno pagare due vole il canone. Lo stesso vale per i figli che cambiano residenza. L’importo del canone è stato ridotto per il 2016 a 100 euro e si inizierà a pagare da luglio 2016 e comprenderà le rate dei mesi precedenti. Dal 2017, invece, sarà dilazionato in 10 rate da 10 euro. Nella residenza anagrafica del contribuente che ha un contratto di energia elettrica si presume la detenzione di un televisore. Tale presunzione va, eventualmente, superata presentando regolare autocertificazione, con validità di un anno, all’Agenzia delle Entrate. Il decreto non fa riferimento al possesso di smartphone, tablet e PC.
Chi ha un contratto con la tariffa D3, da residente con impegno di potenza superiore a 3 kW deve pagare il canone. Chi ha un contratto con la tariffa D3, da non residente non deve pagare il canone. Nulla cambia rispetto alle comunicazione di variazioni intervenute nel corso dell’anno: dichiarazione all’Agenzia delle Entrate per cessioni, cambi di residenza, furti (allegare denuncia), conferimento in discarica (allegare alla richiesta di disdetta la documentazione attinente), morte dell’abbonato. Non sono previste sanatorie per gli arretrati, che andranno in prescrizione a distanza di 10 anni.
Non potranno più suggellarsi i televisori. L’esenzione al pagamento della tassa varrà solo per gli over 75 anni e per chi possiede un reddito inferiore agli 8000 euro. Gli uffici, gli studi e gli esercizi commerciali dovranno pagare, qualora abbiano un televisore, tramite il bollettino postale e non in bolletta.
Infine, l’associazione invita ad evitare di inviare alla RAI autocertificazioni anticipate, prima che arrivi la richiesta irregolare di pagamento del canone.