La seconda versione di Apple Watch potrebbe mancare l’appuntamento con il tanto vociferato evento di marzo. È quanto sostiene da giorni 9to5Mac, ipotesi oggi rafforzata da alcune indiscrezioni provenienti dall’Oriente. A quanto pare, in primavera la Mela presenterà degli aggiornamenti sul fronte dei cinturini e degli accessori, mentre il nuovo dispositivo entrerà la fase di produzione verso la fine del Q2. Di conseguenza, il lancio potrebbe avvenire a inizio del Q3.
L’indiscrezione proviene da DigiTimes, testata asiatica non sempre nota per rumor Apple affidabili. Secondo quando rivelato, Apple incomincerà la produzione di Apple Watch 2 nel secondo quarto dell’anno in corso, per una presentazione nel Q3. Salterà quindi la presentazione a marzo, così come 9to5Mac aveva già annunciato. Non è però tutto, poiché le fonti asiatiche parlano anche di vendite non pienamente soddisfacenti per il primo modello, sebbene Apple non ne abbia ancora rivelato le cifre ufficiali, un fatto che avrebbe convinto Cupertino a rallentare i tempi per l’edizione successiva.
Prevedendo un monte ordini non elevatissimo, Apple avrebbe deciso di mantenere la produzione a esclusivo vantaggio di Quanta, sebbene negli scorsi mesi si sia parlato anche di un’estensione in quel di Foxconn. Entrambe le aziende, senza troppe sorprese, non hanno però voluto rilasciare dichiarazioni sull’argomento. Ignote anche le caratteristiche hardware del nuovo smartwatch: si parla di un design sempre rettangolare, più sottile del predecessore, con l’inclusione di una fotocamera per le videochiamate FaceTime e una maggiore capacità di operare in modalità standalone, quindi in modo del tutto slegato da iPhone.
In attesa di scoprire quale sarà la tanto attesa data di lancio del nuovo Apple Watch, la società Asymco ha stimato 21 milioni di smartwatch venduti nel primo anno di disponibilità, pari a 8 miliardi di introiti: forse sotto le aspettative di Wall Street, ma comunque un record assoluto per qualsiasi produttore di terminali analoghi.