Il futuro di Apple si declinerà anche sul fronte della realtà virtuale? È forse presto per dirlo, eppure Tim Cook ha già dimostrato un certo entusiasmo. Interrogato a margine della conference call per i risultati fiscali del Q1 2016, per un altro trimestre record per la Mela, il CEO di Cupertino non ha avuto troppi dubbi: la realtà virtuale è “cool”.
Da tempo si parla della possibilità che Apple si lanci nell’universo della realtà virtuale o, più probabilmente, in quello della realtà aumentata. Negli ultimi mesi sono apparsi sulla stampa vecchi brevetti relativi a visori e altri accessori simili, tuttavia ormai superati dalle novità tecnologiche odierne, quindi il percorso è ancora tutto da tratteggiare. Nel frattempo, nel corso dell’ultimo anno Apple ha acquisito alcune società dedite all’imaging, come FaceShift e Metaio, le cui innovazioni potrebbero proprio dirigersi in questo senso.
La domanda è nata dalle curiosità di Gene Munster, analista di Piper Jaffray sempre molto attento sull’universo della mela morsicata. Cook ha spiegato come la realtà virtuale non sia ormai più una nicchia, anche se il CEO non si è ovviamente aperto sui possibili piani futuri dell’azienda. Difficile, di conseguenza, capire se Apple abbia un reale interesse nell’esplorare questo mercato e, soprattutto, seguendo quali strategie.
Dopo diversi decenni in sordina, anche per le difficoltà di ottenere un’elaborazione grafica realistica, nell’ultimo lustro la realtà virtuale ha trovato nuovo smalto. Società come Sony, Google, HTC, Samsung e Facebook da tempo stanno indagando il settore, proponendo sul mercato i primi visori bioculari per approfittare del mondo virtuale direttamente dal salotto di casa propria. Al momento, non si registrano segnali Apple possa aver deciso di sviluppare un prodotto analogo, mentre non si esclude possa introdurre delle funzioni di VR nei propri iDevice. Il know-how, d’altronde, non manca: oltre alle acquisizioni già segnalate, nel 2013 la società ha conquistato PrimeSense, la realtà che ha aiutato Microsoft a sviluppare la sua prima Kinect.