Per le piattaforme di streaming, la sfida del futuro non sarà rendere più accessibile la fruizione di contenuti in 4K. Sembra esserne convinto Netflix, il colosso mondiale dei titoli on demand, pronto a scommettere su una nuova e più versatile tecnologia: l’HDR. È quanto svela Neil Hunt, Chief Product Officer dell’azienda, in un’intervista concessa a Digital Trends.
I televisori abilitati alla risoluzione 4K stanno lentamente conquistando il mercato: sempre più consumatori, soprattutto negli Stati Uniti, decidono di aggiornare i loro set domestici per concedersi la chance di una fruizione in Ultra-HD, sebbene i contenuti disponibili rimangano comunque piuttosto limitati. Netflix già da tempo offre la possibilità di guardare serie TV e film in 4K, almeno per un buon numero di titoli in catalogo, a patto ci si doti di una connessione stabile e performante, 25 Mbps di media. Eppure il gruppo statunitense è già pronto all’ennesima rivoluzione, quella dell’HDR.
L’High Dynamic Range è una tecnica, già ampiamente diffusa in ambito fotografico, che permette di ottenere il massimo della luminosità e del contrasto da un’immagine, sovrapponendo pose della stessa scena riprese a esposizioni differenti. Tale pratica ha da tempo coinvolto anche la sperimentazione in ambito cinematografico, per proporre inquadrature il più possibile realistiche, nonché perfettamente equilibrate sul fronte della resa del chiaroscuro. La dirigenza Netflix sembra sia convinta sarà questa la grande rivoluzione per la TV dei prossimi anni, poiché più evidente al consumatore finale rispetto allo stesso 4K.
Credo che l’HDR sia visibilmente più riconoscibile rispetto al 4K. Negli ultimi 15 anni, abbiamo avuto molti incrementi in termini di pixel sullo schermo ma, come abbiamo visto dalle macchine fotografiche, alla fine il conteggio dei pixel è divenuto poco interessante. All’occhio poco allenato, ma anche a quelli ben allentati, 25 megapixel contro 20 megapixel diventano indecifrabili. […] Nel mondo reale, si hanno 14 bit di differente luminosità, quindi si immagini di uscire e di ammirare un riflesso sull’acqua oppure l’ombra di un albero, tra 12 e 14 bit. La TV ne può riprodurre solo 8, quindi si perde qualcosa: non si possono ammirare luci e ombre contemporaneamente.
Stando a quanto affermato da Neil Hunt, Netflix sarebbe già al lavoro per girare le proprie future serie originali con questo standard, per proporre un catalogo sempre più differenziato, anche per l’utente più esigente.
Il grande passo di Netflix quest’anno è girare i nostri show originali con cineprese che siano capaci di catturare tutto il range visivo, per poi trasportare in HDR. Questo processo includerà tutti i metadata per i tipi di televisori in commercio, perché abbiamo lavorato con i produttori affinché l’immagine venga mostrata correttamente. Siamo pronti per costruire una libreria di titoli e i produttori di TV sono pronti a un grande salto.