Quasi tutti gli smartwatch in commercio integrano un processore Snapdragon 400, originariamente progettato per smartphone e tablet. Qualcomm ha ora annunciato il suo sostituto, ottimizzato per i dispositivi indossabili: Snapdragon Wear 2100. Il chipmaker ha comunicato che sono già in sviluppo diversi prodotti basati sul nuovo chip.
Lo Snapdragon Wear 2100 sarà disponibile in due versioni con e senza modem X5 LTE. All’interno del SoC sono presenti quattro core ARM Cortex-A7 con frequenza massima di 1,2 GHz, una GPU Adreno 304 con supporto OpenGL ES 3.0, i moduli WiFi 802.11n, Bluetooth 4.1, NFC e GPS. Il nuovo chip supporta memorie LPDDR3 a 400 MHz e eMMC 4.5, display con risoluzione fino a 640×480 pixel e la ricarica rapida Quick Charge 2.0. È stato integrato inoltre un sensor hub che permette di registrare i vari parametri durante l’attività fisica.
Lo Snapdragon Wear 2100 è il 30% più piccolo dello Snapdragon 400 (misura solo 10×10 millimetri) e consuma il 25% in meno. Il processore consente quindi di ridurre le dimensioni dei dispositivi indossabili e incrementare la durata della batteria. Qualcomm fornirà ai partner il software e i tool necessario allo sviluppo di smartwatch, fitness tracker, occhiali e altri gadget. Garantito ovviamente il supporto per Android e Android Wear.
Il chipmaker californiano ha aggiornato anche il catalogo dei SoC per smartphone con l’annuncio degli Snapdragon 625, 435 e 425. Lo Snapdragon 625, primo chip della serie 600 realizzato a 14 nanometri, integra una CPU octa core ARM Cortex-A53, una GPU Adreno 506, un modem X9 LTE e supporta fotocamere fino a 24 megapixel. Lo Snapdragon 435 è composto da una CPU octa core ARM Cortex-A53, GPU Adreno 505, modem X8 LTE e supporta fotocamere fino a 21 megapixel. Infine, lo Snapdragon 425 integra una CPU quad core ARM Cortex-A53, GPU Adreno 308, modem X6 LTE e supporta fotocamere fino a 16 megapixel. I primi dispositivi con questi nuovi SoC sono attesi per la seconda metà del 2016.